Piano Covid Calabria, paga Cotticelli: ma la colpa è anche di Grillo e Speranza

Piano Covid Calabria, Saverio Cotticelli paga per tutti

Piano Covid Calabria Cotticelli

Saverio Cotticelli, generale di corpo d’armata dei Carabinieri, in pensione dal 2016 paga per tutti, il premier Giuseppe Conte ha chiesto le dimissioni e l’ex militare, “uso a obbedir tacendo”, le ha rassegnate immediatamente, il motivo è la violenta polemica esplosa in queste ore per l’assenza del Piano Covid per la Regione Calabria. Ma è davvero tutta colpa di Cotticelli? Scopriamolo insieme.

La Calabria zona rossa

Partiamo dai fatti. La notte fra il 3 e il 4 novembre il premier Conte ha firmato un nuovo DPCM, il decreto del presidente del consiglio con il quale divide le regioni italiane in tre fasce di colore. Rosso, arancione e giallo, in base al livello di rischio relativo alla diffusione del contagio da coronavirus Covid-19 nello specifico territorio. Alla Regione Calabria tocca la zona rossa, quella del lockdown. Eppure i dati della regione del Meridione d’Italia non sono peggiori di altri. La spiegazione la si trova in due dei 21 indicatori scelti dal Governo per prendere le decisioni. Il Piano Covid e il numero di posti in terapia intensiva.

Lo scoop della trasmissione RAI “Titolo V”

Nelle ore successive alla scelta, grazie ad uno scoop della trasmissione di RAI 3, “Titolo V”, emerge che il generale in pensione Cotticelli si è “scordato” di redigere il Piano Covid. E’ quasi candida la sua ammissione. Meno candide le reazioni che in poche ora portano al suo siluramento.

Le responsabilità degli amministratori locali

Ma, come detto, paga Cotticelli per tutti. Le responsabilità sono ampie ed è bene individuarle con nettezza. La prima, e più grave responsabilità, sta nel deficit di bilancio della Regione Calabria. Un deficit che ha portato, 11 anni fa, a commissariare la spesa sanitaria dell’Ente. In sostanza decide il Commissario, e non il Presidente della Regione, come spendere i soldi del capitolo sanità. Lo stesso Cotticelli in materia è netto: “Hanno nascosto un debito di 110 milioni di euro del periodo 2014-2019”.  Presidente nel periodo è Mario Oliverio del Partito Democratico, presidente peraltro arrestato nel 2018 e rinviato a giudizio nel 2019.

Le responsabilità di Giulia Grillo e Roberto Speranza

Ci sono poi le responsabilità politiche. Cotticelli viene nominato nel 2018 commissario, anzi sub-commissario, della sanità della Calabria, in pompa magna, dal Ministro pentastellato della Salute Giulia Grillo. La Grillo lo presenta trionfante: “Risolverà tutto”. Sappiamo che la storia sarà diversa. A cominciare dal fatto che, l’omonima del fondatore del Movimento 5 Stelle, viene silurata dal dicastero quando cade il primo Governo Conte, quello con le Lega; sostituita, nel secondo esecutivo dell’“Avvocato del Popolo”, quello con il PD, dall’esponente della Sinistra Roberto Speranza. L’attuale titolare del Ministero della Salute all’atto del suo insediamento, settembre 2019, conferma senza ombra di dubbio Saverio Cotticelli nell’incarico.

Piano Covid Calabria, gli errori di Saverio Cotticelli

E qui scattano le responsabilità personali del Commissario Cotticelli. Responsabilità di insipienza, di scarsa competenza della materia e responsabilità di aver “approfittato”, per non svolgere al meglio il proprio lavoro, del vuoto politico in cui versa la Calabria. Vuoto dovuto alle elezioni, si è votato il 26 gennaio 2020 e alla drammatica scomparsa delle presidente eletta Jole Santelli avvenuta il 15 ottobre.

—>>> Firmato il nuovo Dpcm Conte: le regioni d’Italia divise in tre fasce di colori

Piano Covid Calabria, l’intervista a Cotticelli

Ma veniamo allo scoop, la goccia che fa traboccare il vaso. Comico, se non fosse tragico, il momento in cui Cotticelli legge al giornalista di Rai 3 la lettera in cui il Ministero della Salute risponde al quesito su chi deve redigere il piano: “Compete esclusivamente alla struttura commissariale”. La sostanza di tutto è che due milioni di cittadini calabresi si trovano in zona rossa e in lockdown grazie alle scelte scellerate di chi ha governato l’Ente, di chi ha imposto un Commissario di “chiara fama e competenza”, parole dell’ex Ministro Giulia Grillo, e non ultimo dello stesso Saverio Cotticelli che ha miseramente disertato un dovere di ufficio essenziale. Una pessima pagina che non avremmo mai voluto leggere.

Impostazioni privacy