Riccardo Zanotti, da Sanremo al romanzo nato con la pandemia

Dopo mesi bui a causa del Coronavirus, nuova avventura per Riccardo Zanotti, da Sanremo al romanzo nato con la pandemia.

(screenshot video)

“In questi ultimi mesi, a casa da solo, ho riscoperto l’arte del pianto, del concedersi di essere deboli. La pandemia è stata la cosa più grossa accaduta nella vita di chi fa parte della mia generazione, ma anche di tutte quelle che non hanno vissuto la guerra”, lo dice Riccardo Zanotti, cantante dei Pinguini Tattici Nucleari, in un’intervista al Corriere della Sera di qualche giorno fa. Il leader della band rivelazione di Sanremo 2020, originario della Val Seriana, ha maturato proprio durante la prima ondata il libro che esce in questi giorni per Mondadori e che si chiama “Ahia!”.

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Il lockdown non ha fermato le idee di Riccardo Zanotti

Intanto, con la band sono pronti a un nuovo disco, che però potrebbe non essere accompagnato dal tour, visto che il settore dei live è quello forse più colpito dal Coronavirus, insieme ai tour teatrali. Lui sottolinea: “Mi guardo allo specchio e mi domando se abbia senso quello che stiamo facendo. E mi rispondo che lo faccio perché mi piace e che grazie alla pandemia mi metto a nudo”. Il lockdown Coronavirus è stato duro, ma a quanto pare non ha fermato le idee di Riccardo Zanotti, che è molto seguito su Instagram.

Il romanzo che ha scritto è la storia di un figlio che vuole sapere chi sia suo padre e scopre che è un cantante anni Ottanta caduto in disgrazia. Un rapporto genitori-figli dunque che il cantante dei Pinguini Tattici Nucleari ha descritto così: “Questi due protagonisti sono in qualche modo l’espressione delle mie paure. Uno è il figlio, è chi sarei potuto diventare se non avessi fatto musica, l’altro è la persona che da grande non vorrei mai diventare”.

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