Arrivano anche in Italia i cani tampone: fiutano il coronavirus
Un importante presidio medico per la lotta al coronavirus Covid-19 sbarca in Italia, si tratta dei cosiddetti “cani tampone” quelli che, opportunamente addestrati, fiutano la presenza della malattia nelle persone: sono efficaci nel 95% dei casi. Vediamo i dettagli.
Le anticipazione di Sky Tg24
La notizia la riporta l’edizione online del Tg dell’emittente satellitare Sky secondo il quale i cani anti-coronavirus stanno per sbarcare in Italia. Ovviamente non si tratta di “cani marziani” ma di esemplari addestrati alla bisogna.
Il progetto nasce in Germania
Il progetto nasce in Germania, ad Hannover, grazie ad uno studio studio specifico sulle reazioni dei cani messi in rapporto con le persone colpite da Covid. I cani svolgono un percorso di addestramento di circa 6 settimane ma la Onlus MDDI (Medical Detection Dogs Italy), quella che sta importando in Italia il protocollo, conta di accorciare i tempi. “L’olfatto dei cani è incredibile – spiega il direttore tecnico della Onlus Aldo La Spina – già li usiamo per individuare i tumori”
Già operativi in Finlandia e Francia
Dopo un, comprensibile, iniziale scetticismo il metodo è già stato esportato in Francia e Finlandia- Nell’aeroporto di Helsinki è già operativa, da due mesi, una specifica unità cinofila addestrata a fiutare i passeggeri affetti dal Covid. In Francia, invece, è attivo il progetto Nosais-Covid-19 è inserito a pieno titolo nelle azioni varate da Macron nel decreto che determinava il lockdown.
Come i cani tampone fiutano il coronavirus
Basandoci su quanto riferito dall’Università di Helsinki, che gestisce i dati raccolti nell’aeroporto della città finlandese, possiamo affermare che i cani vengono addestrati a riconoscere l’odore del coronavirus annusando i campioni di sudore o di urina. Il test dura 70 secondi e non richiede prelievi. Può essere fatto tramite la raccolta di sudore o urina che avviene per le analisi di laboratorio.
Il test dura 70 secondi
La reazione del cane che emette un guaito particolare, è la prova del contagio. In assenza di contagio il cane addestrato resta silente e impassibile. Nel caso in cui la reazione del cane rivela la positività al coronavirus il passeggero contagiato viene isolato e trasferito in un altro settore dello scalo aeroportuale dove verranno svolti gli accertamenti successivi. Come detto l’efficacia del test è del 95% e se, come sembra, dovesse essere introdotto nel sistema sanitario italiano genererebbe un considerevole risparmio economico e sociale.
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