Il ministro della Salute Roberto Speranza ha illustrato a Palazzo Madama le misure del nuovo Dpcm e i dettagli sul piano vaccini.
Evitare gli assembramenti, disincentivare i viaggi in Regioni diverse e limitare gli spostamenti tra Comuni anche nei giorni di Natale e Capodanno. Sono questi gli obiettivi prefissati dal governo per fronteggiare la seconda ondata del coronavirus con il nuovo Dpcm, che entrerà in vigore a partire da venerdì 4 dicembre. Confermato il modello di classificazione delle Regioni in zone rosse, arancioni e gialle in base allo scenario epidemiologico.
Ad annunciare le nuove regole è stato il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso di un’informativa al Senato. “Se non vogliamo nuove chiusure nel 2021, dobbiamo affrontare le feste con la massima serietà”, ha detto l’esponente del Pd. “Le scelte del governo sono difficili ma anche necessarie per evitare un futuro lockdown generale – ha aggiunto – e senza di esse non sarebbe possibile tenere sotto controllo la curva dei contagi”.
Il ministro della Salute ha sottolineato che non potremo festeggiare il Natale e il Capodanno come da sempre siamo abituati: “Sarà fondamentale ridurre i rischi di diffusione del contagio connessi ai momenti di aggregazione durante le festività. Per non vanificare i primi segnali di miglioramento servirà il contributo di tutti”.
In merito all’attuale appiattimento della curva epidemiologica, il ministro ha specificato che nonostante i miglioramenti il pericolo non è scampato: “La circolazione del virus è ancora sostenuta e la pressione sugli ospedali è molto forte. Per stabilizzare i risultati servono ancora settimane di sacrifici”.
Ed è per questo che per limitare i contatti non indispensabili a Natale e Capodanno, il nuovo Dpcm imporrà il divieto di spostamenti, sia tra Regioni che tra Comuni, nei giorni 25, 26 e primo gennaio.
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Il ministro della Salute ha fatto il punto della situazione anche sui vaccini: “La campagna di vaccinazione sarà imponente e dobbiamo evitare di arrivare con il sistema sanitario in difficoltà”. Speranza ha evidenziato che al momento da parte del governo non vi è alcuna intenzione di disporre l’obbligatorietà.
E per quanto riguarda la modalità di somministrazione, il ministro ha annunciato che sarà gratuita per tutti: “L’acquisto del vaccino è centralizzato e somministrato gratis a tutti gli italiani. Si tratta di un bene comune e nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nel corso della campagna”. Il piano studiato dal governo prevede che i primi a ricevere il vaccino siano gli operatori socio-sanitari, i residenti delle Rsa e gli anziani.
Speranza ha precisato che l’Italia ha già opzionato 202 milioni di dosi, ritenute sufficienti per vaccinare l’intera popolazione. “Le prime dosi potranno cominciare a essere disponibili da gennaio”, ha spiegato il ministro. Nella campagna vaccinale verranno coinvolti anche gli ambulatori, i medici di famiglia e la sanità militare.
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