Morta Pamela Tiffin: protagonista di L’Arcangelo e candidata ai Golden Globe

Muore a 78 anni Pamela Tiffin, star del cinema che ha brillato ma per breve tempo: protagonista di L’Arcangelo e due volte candidata ai Golden Globe.

Pamela Tiffin

Si è spenta a 78 anni l’attrice Pamela Tiffin: Billy Wilder l’ha definita “la più grande scoperta cinematografica dai tempi di Audrey Hepburn” e ha avuto un successo immediato, a soli 19 anni. Infatti, nel 1962 ha ricevuto due nomination ai Golden Globe, come miglior attrice non protagonista per Uno, due, tre!, e come miglior attrice protagonista per Estate e fumo. Dopo essersi trasferita in Italia e aver recitato in diversi film, si è ritirata dalla recitazione prima del suo 32esimo compleanno.

Leggi anche: Grande Fratello Vip, Sonia Lorenzini: chi è la nuova concorrente

La morte di Pamela Tiffin, icona del cinema anni Sessanta e Settanta

L’attrice è morta mercoledì scorso in un ospedale di Manhattan. Aveva 78 anni. La morte è stata annunciata in una dichiarazione della famiglia a The Hollywood Reporter. La sua storia è incredibile: l’attrice a 19 anni ottenne le due nomination ai Golden Globe e recitò per Billy Wilder. Appena qualche anno più tardi, dopo aver girato un film del 1965 con Marcello Mastroianni, ha in gran parte abbandonato Hollywood per recitare in film italiani. E nel 1974, quando aveva appena 30 anni, si ritirò del tutto dalla recitazione.

Intervistato dal Daily News di New York nel dicembre 1961, il signor Wilder l’ha definita “la più grande scoperta cinematografica dai tempi di Audrey Hepburn”. Molti la ricordano nel ruolo della moglie bionda di Marcello Mastroianni, Pepita, nel terzo episodio della pellicola di Luciano Salce, Oggi, domani, dopodomani, girata nel 1965. Protagonista del film “L’Arcangelo”, regia di Giorgio Capitani e interpretato da Vittorio Gassman, ha recitato in Italia per nomi del calibro di Mario Camerini, Dino Risi, Steno e Franco Prosperi. Brigitte, Laura, Ursula, Monica, Raquel, Litz, Maria, Florinda, Barbara, Claudia e Sofia, le chiamo tutte “anima mia”, regia di Mauro Ivaldi, del 1974, è la sua ultima pellicola.

Impostazioni privacy