Covid, Miozzo (Cts): “spostamenti a Natale andrebbero ridotti. Tornare indietro è pericoloso”

Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo: “Mi rendo conto del messaggio terribile che mandiamo alle famiglie, ma sono proprio gli incontri tra non conviventi a essere potenziali occasioni di contagio. Essere familiari non è un passaporto di immunità”.

Essere familiari non è un passaporto di immunità

Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo in merito agli spostamenti natalizi eventualmente consentiti dal Governo afferma: “Mi rendo conto del messaggio terribile che mandiamo alle famiglie, ma sono proprio gli incontri tra non conviventi a essere potenziali occasioni di contagio. Essere familiari non è un passaporto di immunità”.

L’ipotesi di una correzione all’ultimo Dpcm che consentirebbe di muoversi tra Comuni anche a Natale e Capodanno: “È una decisione politica, responsabilità del governo e, nel caso, del Parlamento”.

Il rientro a scuola?

Sul rientro a scuola Miozzo afferma: “In moltissime realtà locali ci sono le condizioni per garantire la didattica in presenza. Se non riusciamo a riportare tutti gli studenti in classe nemmeno a gennaio, vorrà dire che avremo fallito come Paese”

Sull’opinione di Matteo Salvini secondo cui l’operazione “rischia di essere una catastrofe”, Miozzo osserva: “È francamente difficile sentire queste dichiarazioni, dopo più di otto mesi di lavoro e di confronto: è dalla fine di aprile che discutiamo di trasporti scolastici, ingressi scaglionati, monitoraggio sanitario, tamponi rapidi. Credo che in moltissime realtà locali ci siano le condizioni per garantire la didattica in presenza, in altre è necessario accelerare la ricerca di appropriate soluzioni”.

comprendo le contestazioni, ma sono proprio gli incontri tra non conviventi le potenziali occasioni di contagio.

“Noi tecnici abbiamo più volte sottolineato i rischi legati al movimento di un gran numero di persone – dichiara Miozzo – Ma comprendo le contestazioni: è evidente che chi vive a Roma avrà dei vantaggi rispetto agli abitanti di un piccolo Comune sotto i 5 mila abitanti”. “Mi rendo conto del messaggio terribile che mandiamo alle famiglie, a milioni di cittadini che non potranno incontrarsi con i loro cari a Natale ma, è bene ricordarlo, sono proprio gli incontri tra non conviventi a essere sotto osservazione, perché potenziali occasioni di contagio.

 

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