Coronavirus, identificata una nuova variante di Sars-Cov-2 in Gran Bretagna. Potrebbe provocare una diffusione più rapida del virus pandemico.

In Gran Bretagna è stata identificata una nuova variante di Sars-Cov-2 che potrebbe essere associata a una diffusione più rapida del virus pandemico.

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Si tratterebbe di una variante più contagiosa. Lo ha reso noto il segretario alla Salute britannico Matt Hancock, parlando davanti ai membri del parlamento inglese e sottolineando che almeno 60 diverse autorità locali in Inghilterra hanno registrato infezioni da Covid causate da questa nuova variante, come riferisce la Bbc online. Il ministro ha anche aggiunto che l’Organizzazione mondiale della Sanità è stata informata e che gli scienziati del laboratorio di Porton Down stanno facendo studi dettagliati. Hancock ha anche aggiunto che “nulla suggerisce” che questa variante abbia causato malattie peggiori o che possa inficiare l’efficacia dei vaccini.

“Ci è stata segnalata la presenza di una variante di Sars-Cov-2 in Gran Bretagna, la questione è comprenderne il significato in termini di contagiosità, ma anche di effetto su terapie e vaccini” ha detto Mike Ryan, capo delle operazioni di emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Ginevra. “Sono state segnalate molte varianti diverse di coronavirus, questa sembra prevalente in Gran Bretagna – ha aggiunto – Ora la questione è: è diffusa a livello internazionale? Rende il virus più serio? Interferisce con farmaci e vaccini? Al momento non abbiamo informazioni in questo senso”, dunque “è importante studiare questa variante, per capire se è significativa” per la lotta alla pandemia.

Non ci sono prove al momento che la variante del virus si comporti in modo diverso.

Al momento “non ci sono prove” che la variante del coronavirus scoperta in Gran Bretagna “si comporti in modo diverso” ha spiegato Maria Van Kerkhove dell’Oms nel consueto briefing sul Covid-19. La nuova variante, ha spiegato, “viene già monitorata dal Virus Evolution Working Group nel contesto delle varie mutazioni del virus scoperte nei visoni in diverse parti del mondo”.

Nel mese di ottobre era stata già identificata una variante.

A fine ottobre un’altra nuova variante era stata identificata grazie alla studi condotto da ricercatori svizzeri e spagnoli, rispettivamente dell’Università di Basilea e dell’Istituto di Biomedicina di Valencia. Gli studiosi avevano infatti individuato una nuova variante di Sars-CoV-2 che all’inizio dell’estate aveva iniziato a diffondersi in molti paesi europei, con la complicità probabilmente del turismo in Spagna. La nuova variante identificata si chiama 20A.EU1 in estate era presente in Spagna e poi settembre è stata poi riscontrata tra il 40 e il 70 per cento dei casi rilevati in Svizzera, Irlanda e Regno Unito. In seguito si era diffusa anche in Norvegia, Lettonia, Paesi Bassi e Francia e Italia.

“Negli ultimi giorni, grazie alla capacità genomica di livello mondiale nel Regno Unito, abbiamo identificato una nuova variante di Sars-CoV-2 che potrebbe essere associata alla più rapida diffusione nel nostro Paese – ha detto il ministro -. L’analisi iniziale suggerisce che questa variante sta crescendo più velocemente di quelle esistenti. Al momento abbiamo identificato oltre mille casi con questa variante, sebbene i casi siano stati identificati in quasi 60 diverse aree di autorità locali. E i numeri stanno aumentando rapidamente. Devo sottolineare a questo punto che attualmente non c’è nulla che suggerisca che questa variante abbia maggiori probabilità di causare malattie gravi e l’ultimo consiglio clinico è che è altamente improbabile che questa mutazione non possa rispondere a un vaccino. Allo stesso dimostra come noi dobbiamo continuare a essere vigili e a seguire le regole. Tutti devono assumersi la responsabilità personale di non diffondere questo virus”.

 

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