Coronavirus zona bianca: cosa cambia e da quando

Coronavirus, zona bianca: su proposta del ministro Franceschini il governo pensa a una nuova fascia di colore

zona bianca
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Oltre alla zona gialla, arancione e rossa, ecco aggiungersi un quarto colore: la zona bianca. Secondo il Corriere la proposta è arrivata dal ministro della Cultura Dario Franceschini. Si tratterebbe dell’ultimo gradino prima del ritorno all’agognata “normalità”.

Quando a novembre furono introdotte le tre fasce di colori in base a venticinque parametri del rischio contagio e tenuta del sistema sanitario, la fascia con meno restrizioni e meno rischiosa – la gialla –  inizialmente doveva essere definita “verde”. Ma siccome poteva suggerire che il rischio fosse praticamente nullo, simile a un “liberi tutti”, si optò per il colore giallo.

Questo ragionamento ora sembra essere accantonato tanto che già nel prossimo Dpcm potrebbe essere introdotta la zona bianca che avrebbe un solo indicatore, l’indice di contagio Rt. Al di sotto di una soglia si può accedere in questa area.

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Zona bianca dal 15 gennaio, la nuova ipotesi: ecco cos’è

In pratica, in cosa consiste la zona bianca, cosa si può fare? Quasi tutto. È al momento solo un’idea tutta da definire, non si sa neanche se resterà il coprifuoco come ora è previsto dalla zona gialla. L’intendo principale è quello di riaprire i luoghi della cultura: cinema, teatro e anche i concerti, facendo respirare anche bar e ristoranti.

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L’attuale Dpcm scade il 15 gennaio e da quella data nel nuovo decreto potrebbe essere introdotta fascia di colore bianco. Riaprirebbero i battenti anche palestre e piscine. I divieti di base per scongiurare il contagio restano in vigore: uso della mascherina, distanziamento e divieto degli assembramenti.

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