Decreto Ristori, come funziona il bonus da 1000 euro per le partite Iva

Il prossimo decreto Ristori dovrebbe prevedere un nuovo contributo a fondo perduto Inps per liberi professionisti e lavoratori autonomi con partita Iva: vediamo le condizioni per accedere al bonus. 

bonus partite iva

Nel pacchetto di sostegni economici contenuti nel decreto Ristori 5 il governo dovrebbe introdurre un nuovo bonus Inps da 1000 euro per tutti i liberi professionisti e lavoratori autonomi con partita Iva. Non è ancora chiaro se i contribuenti beneficiari dovranno inoltrare una domanda apposita all’Inps o se invece l’aiuto economico sarà elargito in modo automatico. Il bonus potrebbe essere erogato direttamente dallo Stato.

Il governo, per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps e i possessori di partita Iva, starebbe pensando anche a un anno contributivo “bianco”. Inoltre, come aveva spiegato Laura Castelli, Sottosegretario al Ministero dell’economia e delle finanze, dovrebbe essere prevista una rottamazione delle cartelle dal 2016 al 2019 “per dare respiro ai contribuenti che hanno delle posizioni aperte con il fisco determinate da morosità incolpevoli”.

Ti potrebbe interessare anche -> Covid, attesa per i nuovi colori delle regioni: ecco chi rischia la zona rossa

Bonus per le partite Iva: i requisiti

Per poter accedere al bonus da 1000 euro occorre rispettare determinati requisiti. I beneficiari dovrebbero infatti avere un reddito inferiore ai 50mila euro annui, la partita Iva aperta e attiva da almeno tre anni al momento della richiesta, la posizione contributiva in regola negli ultimi tre anni, ma soprattutto dovrebbero aver subito un calo di fatturato pari ad almeno il 33% nel 2020 rispetto all’anno precedente a causa delle restrizioni imposte per il contenimento dei contagi.

Ti potrebbe interessare anche -> Covid, ristoratori sfidano il governo: migliaia di adesioni a “IoApro”

Come sottolineato nella circolare n.137 del 26 novembre 2020 dell’Inps, il contributo economico dello Stato può essere richiesto anche dai lavoratori sprovvisti di una partita Iva, come d’altronde accaduto con i precedenti indennizzi destinati a liberi professionisti e lavoratori autonomi. In quel caso il requisito per accedere all’aiuto economico è però quello di aver stipulato un contratto di lavoro autonomo occasionale tra il 1 gennaio 2019 e il 29 ottobre 2020.

Impostazioni privacy