Piano vaccini, dopo i ritardi cambia il calendario: quando verremo vaccinati

La campagna dei vaccini rallenta rispetto a quanto programmato nel piano di dicembre: la somministrazione delle dosi slitta sia per gli over 80 che per il resto della popolazione.

Piano vaccini, cambia il calendario: quando verremo vaccinati
Jeff J Mitchell – Pool /Getty Images

I ritardi delle consegne dei vaccini e le riduzioni delle dosi da parte di Pfizer e AstraZeneca segnano un pesante rallentamento della campagna di somministrazione del siero anti Covid rispetto alla tabella di marcia stabilita dal piano di dicembre. Se inizialmente in Italia, nel primo trimestre 2021, sarebbero dovute arrivare oltre 28 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca, adesso ne saranno disponibili soltanto 15 milioni.

Per quanto riguarda invece il siero prodotto da Pfizer-BioNTech, l’azienda biofarmaceutica prevedeva di inviare quasi 9 milioni di dosi nei primi 3 mesi del 2021, ma un riadattamento del sito produttivo ha comportato la riduzione delle fiale. Secondo le stime, tra il 18 e il 24 gennaio si è registrato il 29,3% di vaccinazioni in meno, mentre nella settimana tra il 25 e il 31 gennaio la riduzione dovrebbe essere pari al 20%.

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Come cambia il piano vaccini

Dopo gli ultimi imprevisti che hanno colpito la campagna di vaccinazione, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha annunciato l’entità dello slittamento nel calendario delle somministrazioni in Italia. Date le attuali circostanze gli over 80 riceveranno il vaccino con ben 4 settimane di ritardo, mentre per il resto della popolazione si parla di uno slittamento di 6-8 settimane. Il completamento della copertura vaccinale su tutta la popolazione potrà avvenire solo durante il prossimo inverno.

Sileri ha sottolineato che la priorità sarà data al richiamo nei tempi previsti a tutti coloro che hanno già ricevuto la prima somministrazione del siero anti Covid. Al momento l’obiettivo è riuscire a garantire il timing della vaccinazione per tutti gli operatori sanitari e sociosanitari, gli ospiti e il personale delle Rsa, i pazienti fragili, oncologici, cardiologici ed ematologici per un totale di circa 7 milioni e mezzo di italiani. Solo dopo potrà prendere il via la fase 2 della campagna.

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Il viceministro alla Salute ha ricordato che tra poche settimane l’Italia avrà a disposizione complessivamente tre vaccini. Oltre quelli di Pfizer e AstraZeneca arriverà infatti anche quello di Moderna, che prevede una fornitura di quasi un milione e mezzo di dosi nel primo trimestre. Nei prossimi mesi saranno poi disponibili anche i vaccini di Johnson&Johnson, Sanofi e CureVac. In totale l’Italia dovrebbe ricevere circa 250 milioni di dosi.

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