Ilaria Capua: il virus si ‘camuffa’, bisogna prevedere la diffusione delle varianti

Questa sera a dìMartedì programma di La7, condotto da conduce Giovanni Floris, appuntameneto settimanale con la politica e l’attualità, parlano svariate personalità.

Ilaria Capua, virologa, professoressa universitaria, ricercatrice ed ex politica italiana, risponde in collegamento dalla Florida, alle domande sul Covid. “A che punto siamo?” chiede il presentatore.

La virologa sottolinea la “buona notizia”, oggi si è arrivati al picco di contagi a livello mondiale, da qui si può solo calare.

La campagna vaccinale è la priorità, afferma la virologa, proprio come ha fatto il neo presidente americano Joe Biden, il quale ha capito che se non avesse risolto alcune cose importanti, lo strascico pandemico sarebbe durato a lungo. Il piano vaccinale è stato al primo posto posto riuscendo a vaccinare 9,3 milioni di americani.

Il virus a fronte di questa situazione cerca di sfuggire e per sopravvivere si trasforma. Ma grazie alla scienza in continua evoluzione, rassicura la scienziata, e la condivisione delle informazioni, il mondo della ricerca si sta muovendo in modo abile. Capua continua dicendo che i vaccini che abbiamo oggi coprono anche a quelle varianti che si stanno sviluppando.

Le varianti quanto sono pericolose?

Ilaria Capua risponde che ad oggi nessuna delle varianti ha una capacità di peggiorare violentemente e portare quindi al decesso, almeno nei soggetti sani. La ricercatrice con i suoi toni pacati e le gestualità rasserenanti spiega, da diligente insegnate universitaria, come, attraverso alcuni meccanismi, possono emergere alcune varianti. Esse potrebbero non essere subito riconoscibili e camuffarsi, mettendo quindi “cappello e occhiali”. Le sue modificazioni però, non sono sufficienti da rendere inefficienti i vaccini. Queste varianti saranno maggiori da in questi anni.  Bisogna lavorare in anticipo per prevedere dove si espanderà.

Il governo Draghi reggerà?

Risponde Edward Luttwak, economista, politologo e saggista romeno naturalizzato statunitense, in diretta da Washington, attaccando Draghi di non avere nessun programma. Nonostante questo tutti lo vogliono, il motivo secondo Luttwak è che il Presidente possiede le chiavi della banca centrale europea. “Le banche non si devono riformare, c’è Babbo Natale che va con il suo sacco e dà da mangiare a tutti”, afferma satiricamente l’economista.

Questo tipo di finanza non è più sostenibile. Il sistema che Draghi ha creato porta in un circolo in cui dà soldi alle banche italiane le quali comprano i bot, e non prestano più agli imprenditori. Al momento draghi può portare più soldi, continua l’economista, ma senza progetto politico.

Ancora più disilluso è Vito Crimi, esponente Movimento 5 Stelle, afferma che bisogna stare attenti da coloro che sono disposti a tutti pur di andare al governo. Questi personaggi, dice il pentastellato, dopo essere andati al governo si ribelleranno. “Noi come movimento 5 Stelle”, continua Crimi, “vogliamo andare rimanere in Parlamento perché crediamo davvero nel progetto Draghi.

In effetti quello che si denota dai vari interventi del leader della Lega, Matteo Salvini, non ha sempre appoggiato la personalità di Mario Draghi.

Mentre il leader del Movimento, Beppe Grillo, accoglie con benevolenza il nuovo Premier: “Mi aspettavo il banchiere di Dio, ho trovato un grillino“, afferma il leader dopo le consultazioni avvenute in questi giorni con Draghi, fatte anche per parlare del piano Rousseau. Per quanto riguarda la probabilità di avere la Lega al parlamento, in un video su Facebook grida a gran voce la sua non volontà di aprire le porte ai salviniani perché “di ambiente non ne hanno mai capito nulla”.

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