Porto-Juventus, dove vederla. Assalto alla Champions

Ronaldo e compagni per il grande sogno. Primo ostacolo i dragoes di Conceiçao

Porto-Juventus, dove vederla

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Porto-Juventus, dove vederla
Finalmente l’Europa che conta. Questa sera per la Juventus di Andrea Pirlo inizierà un’altra Champions League, quella delle fasi finali che arriva ad assegnare la coppa dalle grandi orecchie, la più ambita da ogni bianconero, calciatore e tifoso che sia. Inutile girarci intorno. Questo è il grande obiettivo stagionale della squadra che ha vinto lo scudetto nelle ultime nove stagioni ma che non alza il trofeo della massima competizione continentale dal 1996. Per farlo, torna in campo il suo uomo migliore, quel Cristiano Ronaldo che negli scontri diretti finora non ha quasi mai fallito, essendo l’unico a iscriversi nella lista dei marcatori in questa fase del torneo da quando indossa la maglia bianconera. Nel 2018 fuori ai quarti con l’Ajax di De Ligt. Nel 2019 fuori agli ottavi con un Lione inatteso. In entrambe le occasioni la Juventus partiva da favorita, proprio come stasera. In entrambe le stagioni l’eliminazione in coppa è costata il posto prima ad Allegri, poi a Sarri. Neanche Pirlo avrà scusanti, ma dalla sua parte c’è l’esperienza di chi in campo quel trofeo l’ha sollevato davvero, e più di una volta con il Milan. «Vorrei essere ancora in campo per dare una mano ai miei ragazzi», questo il commento più romantico di chi si ritrova a lottare per la coppa dalle grandi orecchie alla sua prima esperienza in panchina. Dall’altra parte, ancora una volta un allenatore che conosce bene il calcio italiano. Sergio Conceiçao ha studiato attentamente i bianconeri, anche se sa bene che il suo Porto non può eguagliare il tasso tecnico di una squadra che nella propria rosa ha un campione come CR7. Al momento ha dimostrato di saper fermare bene gli attacchi avversari però, perché i dragoes non subiscono gol da cinque partite. I bianconeri non possono sbagliare, già da questa sera (diretta tv dalle 21 su Sky Sport Uno e Sky Sport canale 252), perché si è visto in altre occasioni quanto le reti fuori casa possano contare nel conteggio finale. Non è però solo questione di Ronaldo, che tra l’altro torna nel suo paese natio proprio per marcare ancora di più la differenza con Messi, sconfitto malamente dal Psg di Mbappé e per far capire proprio al gioiello francese che magari il re in Europa è ancora lui. Per andare avanti nel torneo servirà una prestazione corale, con Morata chiamato a tornare quello di inizio stagione e il resto della squadra quella che ha mostrato di saper fare bene, non come per esempio nell’ultima partita contro il Napoli di Gattuso, ma magari quella vista ammirata contro l’Inter in Coppa Italia, dopo la sconfitta nel primo scontro diretto in campionato proprio con i nerazzurri di Conte.

Così in campo

Per la Juventus la prima tegola è l’infortunio di Bonucci, che rischia lo stop di un mese, ma che Pirlo può tranquillamente rimpiazzare facendo giocare dal primo minuto due difensori fortissimi come Chiellini e De Ligt, l’esperienza e il talento per fermare i ragazzi di Conceiçao. Per i bianconeri in attacco quindi confermati Ronaldo e lo spagnolo, con Chiesa e Alex Sandro che saranno con tutta probabilità gli esterni del ritorno al 3-5-2. A centrocampo, data l’assenza di Arthur, giocheranno McKennie, Bentancur e Rabiot, con lo statunitense che fisicamente non è comunque al meglio. Danilo confermato per completare il reparto arretrato davanti alla porta difesa da Szczesny. Per gli avversari l’osservato speciale è l’attaccante iraniano Taremi, sbocciato a 27 anni, ma che sembra aver trovato recentemente la sua condizione migliore. Suo compagno di reparto nel 4-4-2 studiato dal tecnico di casa sarà con tutta probabilità Marega. Ben più pericoloso in Champions è stato finora Sergio Oliveira, con tre gol in Europa in questa stagione, perciò uomo al quale i bianconeri dovranno prestare molta attenzione. Con lui a centrocampo Uribe, mentre Corona e Otavio cercheranno di contenere gli esterni juventini. Compiti straordinari contro un avversario come Ronaldo per la linea difensiva a quattro formata da Manafa, Mbemba e Zaidu, oltre a Pepe, amico di una vita di CR7, al Real Madrid e non solo. Il portiere Marchesin sa che non si tratterà di una partita facile, ma dopo cinque partite a porta inviolata non può permettersi di rinunciare allo scaldare i guantoni. La Juventus scalpita ma, come da qualche anno a questa parte, è questo il momento della verità. È ormai la Champions a definire l’esito positivo o negativo delle stagioni bianconere. Da questa sera, se si vuole realizzare il sogno, non si potrà più sbagliare.

 

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