Cherif Karamoko, chi è il giovane calciatore: carriera e vita privata

L’incredibile storia di Cherif Karamoko, chi è il giovane calciatore: carriera e vita privata, cosa sapere sull’attaccante del Padova.

(screenshot video)

Classe 2000, l’attaccante Cherif Karamoko, all’ultima giornata della stagione 2018-2019 ha esordito in serie B contro il Livorno, vestendo la maglia del Padova. La sua vicenda però parte da molto lontano. Cresciuto a Nzérékoré, nel sud della Guinea, città vittima di conflitti etnici, è nato nel 2000 in Guinea Conakry, nell’Africa Occidentale.

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Fin da bambino, ha sempre amato il calcio, praticandolo però soltanto in strada. A 13 anni, il primo grande dramma della sua vita: il padre, Imam del quartiere, muore per via di una sparatoria. Passa qualche giorno e suo fratello fugge verso la Libia, per evitare di essere ucciso. Due anni dopo, il ragazzo resta orfano: la madre muore a seguito di ebola.

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La vicenda di Cherif Karamoko: dalla fuga all’esordio in serie B

Si trasferisce da sua sorella, che gli spiega che suo fratello Mory – fuggito appunto per paura di ritorsioni – è ancora vivo e che anzi sta lavorando e aiuta come può la famiglia. A un certo punto, decide anche lui di partire per la Libia e ricongiungersi al fratello. Ad Al Gatrun, nel Sud della Libia, viene di fatto rapito e incarcerato: resta due mesi in una prigione e al fratello chiedono il corrispettivo di 1.300 euro per scarcerarlo e “regalargli” uno di quei viaggi della speranza verso l’Europa. Siamo ormai nella primavera del 2017 quando Cherif Karamoko – che una volta uscito dal carcere passa un paio di mesi in convalescenza per riprendersi dalla terribile detenzione – e il fratello maggiore decidono di partire per l’Europa.

Nel barcone dove salgono sono in 143 quando dovrebbero essere solo 60: dopo 5 ore dalla partenza il natante ha iniziato a imbarcare acqua e ad affondare, si crea la ressa per i pochissimi salvagente a disposizione. Suo fratello Mory ne raccoglie uno e glielo passa. Le ultime parole che ricorda prima del vuoto sono quelle del fratello: “Tu hai il sogno di diventare un calciatore, devi salvarti”. Al suo ‘risveglio’ si ritrova in un ospedale della Calabria, quindi a Villa San Giovanni in una struttura di prima accoglienza. Scopre che suo fratello è morto. Dalla Calabria, viene trasferito al centro profughi di Battaglia Terme, provincia di Padova.

Qui impara l’italiano, si iscrive a scuola per conseguire la terza media, ma non smette di inseguire il sogno di diventare calciatore. Nel maggio 2018, il provino col Padova, che decide di tesserarlo con la Primavera. Esordisce coi pari età a febbraio contro il Parma, poi arriva il sogno che si concretizza a fine stagione: l’esordio tra i professionisti. Quella vicenda Cherif Karamoko ha deciso di raccontarla in un libro, “Salvati tu che hai un sogno”, edito da Mondadori e scritto insieme a Giulio Di Feo.

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