La regione Sicilia starebbe valutando l’ipotesi delle vaccinazioni di massa per le isole minori in modo tale da renderle “Covid free”, l’intento è quello di salvaguardare il turismo
Il turismo, già dalla scorsa estate, ha subito una battuta d’arresto importante a causa del Covid-19. La regione Sicilia, onde evitare di ripetere lo stesso scenario di un anno fa, starebbe valutando l’ipotesi di rendere le isole minori aree “Covid free” con vaccinazioni di massa. L’intento della regione è quello di creare territori sicuri favorendo in questo modo il turismo nella stagione estiva.
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Sicilia Turismo, l’ipotesi prefigurata basato sul modello greco
Una situazione analoga si sta già verificando in Grecia, nazione costituita da moltissime isole che per antonomasia sono destinazione molto gradite nel periodo estivo. A “sponsorizzare” questa ipotesi è Michele Catanzaro, deputato regionale del PD. La sua iniziativa è volta ad aiutare i tantissimi imprenditori del turismo messi in ginocchio già un anno fa.
Queste le sue parole, riportate da Younipa.it: “Nel premettere che mi auguro vivamente in un’accelerazione delle campagne di immunizzazione – afferma Catanzaro – chiederò immediatamente al governo regionale di valutare la possibilità di programmare una campagna vaccinale nelle isole minori della Sicilia, quei luoghi noti in tutto il mondo come mete turistiche di eccellenza, siti dove l’economia è tutta improntata sul turismo. Il numero di persone residenti in queste isole è tale che a mio parere non provocherebbe criticità al programma prioritario di vaccinazione in atto in questo momento in Sicilia”.
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Il deputato regionale del PD continua: “In molte di queste isole il coronavirus non è stato particolarmente aggressivo se si riuscisse in modo prioritario ad immunizzare tutti i residenti nelle prossime settimane, avremmo aree sicure entro l’estate. L’etichetta di “Isola Covid free” avrebbe in questo modo maggiore appeal sui turisti che intendono programmare la loro vacanza in Sicilia. Il governo regionale ha l’obbligo politico e morale di ascoltare le richieste di aiuto che arrivano dai settori produttivi, trovare delle soluzioni e valutare l’applicabilità delle proposte”.
