Elon Musk annuncia “Startbase”: una città privata

Continuano i “capricci” di Elon Musk. Nel suo ultimo annuncio su Twitter ha parlato di una “città privata”, cercando di convincere i residenti della zona a firmare una petizione per costruire uno spazio con una regolamentazione autonoma.

GRUENHEIDE, GERMANY – SEPTEMBER 03: Tesla head Elon Musk talks to the press as he arrives to to have a look at the construction site of the new Tesla Gigafactory near Berlin on September 03, 2020 near Gruenheide, Germany. Musk is currently in Germany where he met with vaccine maker CureVac on Tuesday, with which Tesla has a cooperation to build devices for producing RNA vaccines, as well as German Economy Minister Peter Altmaier yesterday. (Photo by Maja Hitij/Getty Images)

Ultima trovata per Elon Musk, che vuole costruire una città privata in Texas, vicino al confine con il Messico, per intenderci una zona circoscritta che Space X ha già affittato più di una volta per effettuare alcuni test e lanci di razzi spaziali, Boca Chica e dove figura la base dall’agenzia spaziale del magnate. Da Boca Chica a Starbase, questo sarà il primo passa con il cambio del nome. Poi la “città privata” sarà trasformata in un luogo super tecnologico e futuristico, una città sostenibile per il futuro con leggi proprie.

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Solo un tweet al momento, parole e niente più, visto che superare la fase burocratica e realizzare uno spazio del genere sembra al momento improbabile, o forse no? A dichiarare le intenzioni di Space X e di Musk c’è “il comunicato ufficiale della contea di Cameron, con cui gli amministratori hanno annunciato di essere stati contattati da Space X e di aver ricevuto la notifica a cambiare il nome del borgo” riporta l’AGI. Le intenzioni dell’imprenditore sembrano assumere sempre di più una connotazione seria.

Se Elon Musk vuole battere la strada fino in fondo  dovrà seguire tutte le procedure previste dalla legge. Non basta un tweet”. È stata questa la prima reazione del giudice della contea, Eddie Trevino, che ha così messo davanti a Musk dei paletti ben ferrei. L’imprenditore batte sulla possibilità di raggiungere un numero di firme sufficiente a far avviare il progetto.

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Il tweet denota come Musk sia convinto sul fatto di lasciare la California. Soprattutto dopo i dissidi con il governatore democratico Gavin Newsom, che Musk indicò come “fascista” dopo la decisione di attuare il lockdown a causa del Covid-19. Adesso non rimane che aspettare e vedere se l’idea di Musk potrà decollare, così come i razzi di Space X e se questa “città privata” sarà costituita.

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