Andrea Pennacchi, chi è l’attore del video virale sui ‘terroni’

Andrea Pennacchi, chi è l’attore del video che qualche anno fa spopolò sui social. Questa sera sarà ospite a Propaganda Live

Andrea Pennacchi
Foto Facebook

Qualche anno fa sul social spopolava il video di un uomo che davanti a una villetta, con un forte accento veneto, si rivolgeva ai terroni. Era Antonio Pennacchi, l’attore che così si fece conoscere ai più giovani che passano che maggiormente usano YouTube e i social. Pennacchi nel suo campo non è certamente uno sconosciuto. Attore di teatro, ha lavorato anche per il cinema e la televisione.

Padovano, classe 1969, è laureato in Lingue e Letterature straniere e ha cominciato la carriera da attore frequentando il Teatro Popolare di Ricerca – Centro Universitario Teatrale di Padova.

Gigi Dell’Aglio è stato il regista dal quale – come assistente –  ha appreso i trucchi del mestiere e della scrittura teatrale. La prima apparizione al cinema è nel film del 2007 di Carlo Mazzacurati La distanza giusta e nel 2011 ha un ruolo in Io sono Li di Andrea Segre. In quello stesso anno scrive e interpreta Eroi, lo spettacolo con la regia di Mirko Artuso, finalista per il Premio Off del Teatro Stabile del Veneto.

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Andrea Pennacchi, il video contro i meridionali leghisti

Andrea Pennacchi
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Ciao terroni, come va? Mi ricordo di voi“. Questo è l’incipit del video di poco più di quatto minuti di Andrea Pennacchi. È una sorta di breve storia dell’atteggiamento che i settentrionali, e in particolare i veneti, avevano verso i meridionali che nei decenni precedenti hanno affollato il Nord e che erano vittime di discriminazioni.

Il fine del video è ricordare cosa sono stati realmente “quelli di giù” per molti settentrionali e di come le cose siano poi cambiate grazie all’immigrazione degli stranieri.

Il video risale al 2018 quando Salvini era ministro dell’Interno nel governo Conte I. Il messaggio è infatti ricordare “quanto vi disprezzavamo” e come sia possibile che molti del Sud votino Salvini. “I negri sono riusciti a fare quello che Cavour non è riuscito a fare – dice – ha fatto gli italiani”.

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