Scontro tra Willie Peyote ed Ermal Meta: “Sei un ruffiano”

Il rapper torinese si scaglia contro Ermal Meta: “Cantare Caruso il giorno del compleanno di Lucio Dalla? È da ruffiani”, lui gli risponde offeso via Twitter.

(Instagram)

Il Festival di Sanremo è terminato, e come sempre il giorno dopo si accentuano le polemiche. L’ultima è il botta e risposta tra Willie Peyote ed Ermal Meta andato avanti sui canali social dei due cantanti. Il rapper torinese – che si è presentato all’Ariston con la sua Mai dire mai (La locura) – intervenendo alla trasmissione radiofonica “Le brutte intenzioni” ha criticato pesantemente Ermal Meta e la sua scelta di proporre Caruso di Lucio Dalla nella serata delle cover.

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Willie Peyote: “Ermal Meta? Un ruffiano”

Nella terza puntata del Festival, quella dedicata alle cover, l’artista italo albanese ha deciso di portare in scena una delle canzoni più belle del repertorio italiano, Caruso di Lucio Dalla, con cui si è poi aggiudicato il primo posto sugli altri 25 colleghi votati dall’orchestra. Scelta, questa, che sembra non proprio essere piaciuta al rapper torinese Willie Peyote, alla sua prima esperienza sanremese.

Durante il suo programma “Le brutte intenzioni”, con cui ha fatto una cronaca spietata di tutte le giornate del Festival di Sanremo, l’artista torinese ha commentato in modo infuocato la classifica della serata delle cover. “Ermal il primo posto non se lo meritava per niente. Non ho alcun motivo personale per avercela con lui. Intanto stai cantando “Caruso” nel giorno del compleanno di Lucio Dalla…per me è una scelta ruffiana. Secondariamente, lui canta molto bene, ma Annalisa a confronto è un vulcano in eruzione” ha tuonato il rapper.

Le parole di Guglielmo Bruno, vero nome di Willie Peyote, sono arrivate alle orecchie di Ermal Meta, il quale indispettito non ha tardato a rispondergli dal suo profilo Twitter. “Caro Willie Peyote, voglio farti un dispetto e dirti quello che penso. Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e, se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica” ha scritto il cantante che si è aggiudicato il terzo posto in questa 71esima edizione del Festival.

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 Questa mattina, Ermal Meta ha ripreso indirettamente l’argomento nella conferenza stampa del podio finale, specificando: “Ho scelto per la serata cover “4 marzo”, una canzone molto difficile e non sapevo che avrei dovuto cantarla il 4 marzo. È stata una coincidenza molto bella. Ho cercato di cantarla nella maniera migliore possibile. Ultimamente cantare bene pare un crimine. I cantanti devono cantare. Non capisco le critiche“.

 

 

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