Zona rossa sette regioni: Lombardia, Piemonte, Lazio, Veneto, Emilia, Friuli e Marche

Il Comitato Tecnico Scientifico si prepara ad inasprire le restrizioni. In probabile zona rossa sette regioni a partire da lunedì. Le misure sono ancora oggetto di discussione all’interno del governo. Ma in base alle indicazioni fornite dal comitato tecnico scientifico la zona rossa (già scattata a livello regionale in Campania, Molise e Basilicata) si dovrebbe attivare automaticamente in quelle regioni e province dove i contagi settimanali superino i 250 casi ogni 100mila abitanti.

A parte la Sardegna che dovrebbe restare bianca, in giallo dovrebbero rimanere Sicilia, Valle d’Aosta e Calabria

Il triste primato della Lombardia

Nel bollettino di ieri, la Lombardia si è confermata la regione più colpita con 5.849 nuovi casi di coronavirus (tasso di positività al 9,4%), di cui 197 “debolmente positivi”, e 81 morti. Dall’inizio dell’epidemia i decessi sono 29.004. I pazienti Covid in terapia intensiva sono 645 (+28), mentre i ricoverati 5.718 (+134). Nel Milanese ci sono stati 1.394 nuovi casi, di cui 563 a Milano città; Bergamo 338 positivi; Brescia 1.124; Como 396; Cremona 228; Lecco 208; Lodi 87; Mantova 258; Monza e Brianza 570; Pavia 439; Sondrio 107; Varese 602.

Situazione critica anche per quanto riguarda i vaccini: la somministrazione delle dosi alle categorie più a rischio, limitate per adesso agli over 80, procedono ancora a rilento. La percentuale di ultra 80enni che ha ricevuto almeno una inoculazione si attesta al 25% (la media nazionale è del 30%).

Lazio verso la zona rossa

La Regione Lazio potrebbe andare in zona rossa. Troppi i casi e i contagi, con l’Rt in rapida salita, che al momento si aggirerebbe intorno a 1.3, mentre la scorsa settimana era a 0,98. Quasi certe le nuove restrizioni da lunedì 15 marzo, con l’incognita delle scuole e soprattutto degli asili.

Indice Rt salito anche in Piemonte

Lo annuncia il presidente della Regione Alberto Cirio: «L’indice Rt in Piemonte è salito al 1.41. Non abbiamo ancora il report, ma da Roma l’Iss ci ha anticipato il dato». Cirio è stato intervistato a margine della tappa nella Camera di commercio di Cuneo del tour di ascolto e condivisone del territorio sulla programmazione dei fondi europei 2021-2027 e sul Recovery Plan.

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