Tragico incidente sull’Appennino Reggiano: morti due alpinisti

Tragedia sul Monte Casarola, vetta di circa 2000 metri dell’Appennino Reggiano: questa mattina due giovani alpinisti sono morti dopo essere precipitati dalla parete nord.

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Credit: Pixabay (foto di repertorio)

Intorno alle 11,30 della mattina di oggi, sabato 13 marzo, nell’Appennino Reggiano si è verificata una tragedia che ha portato alla morte di due giovani alpinisti. L’incidente mortale si è verificato sul Monte Casarola, vetta di 1978 metri situata nei pressi del Monte Ventasso. Secondo una prima ricostruzione, i due compagni di scalata sono precipitati durante un’uscita alpinistica sul “canalone” della parte nord del monte che corre parallelamente al sentiero Cai 657.

Alcuni persone presenti in quell’area avrebbero assistito alla tragica caduta dei due alpinisti. Il sole degli ultimi giorni, come spesso accade, ha portato nell’Appennino Reggiano tanti appassionati, facendo registrare però anche diversi incidenti, fortunatamente non mortali come quello verificatosi purtroppo questa mattina, ma legati a infortuni sul ghiaccio.

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Appennino Reggiano, morti due alpinisti precipitati dal Monte Casorla: il recupero dei corpi

In seguito all’incidente mortale la macchina dei soccorsi è stata attivata immediatamente. Sul posto della tragedia sono arrivati un medico e due squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), una partita dal Monte Cusna e l’altra arrivata dal versante parmense dell‘Appennino. Come reso noto dal Resto del Carlino, sono stati impiegati sia un’ambulanza partita da Busana che un elisoccorso partito da Pavullo.

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Tuttavia il recupero delle salme dei due compagni di scalata si è reso particolarmente difficile. Secondo quanto si apprende, a complicare le operazioni delle squadre del Cnsas è stato il forte vento in quota. Come reso noto dal Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna (Saer) il recupero dei giovani alpinisti non si potrà concludere in breve tempo. Inoltre per il trasporto a valle dei corpi bisognerà prima attendere il nulla osta del Pubblico Ministero.

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