Senza Tregua, su Rai2 il documentario per la lunga onda del Covid

Ormai è passato un anno dall’inizio della pandemia, il documentario Rai, Senza Tregua, andrà in onda per raccontare le testimonianze del fenomeno long-Covid.

Senza Tregua, il documentario su Rai2 in onda alle ore 23.30 parlerà del pazienti affetti da Long Covid (Rai Play)
Senza Tregua, il documentario su Rai2 in onda alle ore 23.30 parlerà del pazienti affetti da Long Covid (Rai Play)

Le persone reduci guarite dal virus stanno ancora accusando i postumi della malattia, infatti Giovedì 25 Marzo il documentario “Senza Tregua”, si occuperà proprio della lunga ondata del Covid, andrà in onda alle ore 23.30 in seconda serata su Rai2.

Questo è il seguito del documentario “Senza respiro”, scritto da Catia Barone con la regia di Leonardo Lo Frano. Il precedente capitolo trattava del mondo scientifico, il quale si è trovato ad affrontare una situazione incerta.

La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, ha imposto come priorità la gestione clinica dei pazienti che hanno subito trattamenti dal Covid. Il documentario si è anche soffermato sul mistero dei postumi duraturi dell’infezione da coronavirus.

Tra cui possiamo trovare sintomi inaspettati, complicazioni, disturbi neurologici, sino al blocco di arti e gravi disfunzioni renali. Antonio Mastrogiacomo, è un 36enne  non è mai stato ricoverato ed è riuscito a negativizzarsi a Dicembre.

A distanza di tanti mesi non riesce ancora a stare in piedi, vittima di una stanchezza perenne, la quale ha reso l’uomo invalido sotto tutti i punti di vista.

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Senza Tregua, la storia del primo anno di pandemia Covid

Viene analizzato anche il caso di Morena Colombi, che dopo aver avuto una forma lieve di Coronavirus, ha continuato nel tempo ad avere sintomi e dolori persistenti.

La donna ha fondato un gruppo Facebook, per riuscire a confrontarsi con altre persone guarite, le quali riscontrano gli stessi effetti collaterali nel tempo, ad oggi il gruppo conta migliaia di iscritti.

Ci sarà anche Gianfranco Lamberti, un medico fisiatra che è stato ricoverato per 4 mesi. Ha rischiato di rimanere tetraplegico, dopo una lunga riabilitazione è riuscito a riprendersi quasi del tutto.

Rita Avanzini, la donna di 72 anni che si è ammalata ai reni dopo un periodo di terapia intensiva e una lunga degenza in ospedale dovuta al Covid. Purtroppo al giorno d’oggi è stata costretta a dipendere dalla dialisi.

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Ci sarà anche Franco Pugliese, volto conosciuto nel primo capitolo “Senza respiro”, infatti il medico si è vaccinato a Piacenza e sta coordinando le squadre dei vaccinatori.

Il tutto verrà analizzato con l’unica speranza di tornare a vivere serenamente, nonostante le cronache attuali che ci lasciano pensare al peggio.

Anche i medici del Columbus Covid Hospital del Policlinico Gemelli di Roma, hanno dichiarato che le persone guarite dal virus si trovano ad affrontare una sfida molto difficile, sotto il lato psicologico e fisco.

Tra di loro ci sono anche degli psichiatri che stanno riscontrando disturbi da stress post-traumatico, come avviene sia ai reduci di guerra che alle vittime di attacchi terroristici.

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