Chi è Leo Gullotta? Questa sera protagonista di ‘Ciao Maschio’

Salvatore Leopoldo Gullotta, detto Leo è un attore, comico, doppiatore e imitatore italiano.

Photo by Ernesto Ruscio/Getty Images)

Chi è Leo Gullotta

Salvatore Leopoldo Gullotta (Catania, 6 gennaio 1946), Ultimo di sei figli, fin da piccolo si è avvicinato al mondo dello spettacolo, facendo la comparsa al Teatro Massimo Bellini di Catania. Nella sua pluridecennale carriera di attore, Leo Gullotta ha recitato al cinema e in teatro in commedie e lavori drammatici e ha partecipato a numerosi sceneggiati e varietà per la televisione. Ha svolto inoltre l’attività di doppiatore, prestando la sua voce all’attore Joe Pesci. Maturato un periodo di rodaggio sui palcoscenici del Campanella, del Carlino, del Puff, La Chanson, a partire dagli anni ottanta ha acquisito una crescente popolarità, non soltanto televisiva, come attore della compagnia del Bagaglino, per la quale ha realizzato molte parodie, prima fra tutte quella della signora Leonida.

Nel marzo 1995 dichiara la propria omosessualità al settimanale Rome gay. Ha raccontato la sua vita nell’autobiografia Mille fili d’erba. Ovvero: come vivere felici anche su questa terra, pubblicato nel 1998 da Di Renzo Editore. Nel 2010 ha festeggiato i cinquant’anni di attività artistica. Nel 2011 ha prodotto, insieme a Fabio Grossi, il film-documentario In arte Lilia Silvi ideato e diretto da Mimmo Verdesca, che racconta la vita e la carriera dell’ultima diva del cinema dei telefoni bianchi, Lilia Silvi. Il documentario ha vinto il Nastro d’argento 2012 per il Miglior Documentario dedicato al Cinema e ha partecipato con grande successo alla VI edizione del Festival internazionale del film di Roma, al BIF&ST 2012 e al 30º Valdarno Cinema Fedic dove ha vinto il premio della giuria “Giglio Fiorentino d’argento”.

Nel marzo 2012 denuncia dalle pagine del quotidiano Leggo di essersi visto negare il ruolo di padre Pino Puglisi nell’omonima serie televisiva Rai in quanto omosessuale, per il dissenso di un alto dirigente dell’azienda. Nel 2013 ha prodotto insieme a Grossi (il quale ne ha diretto pure la regia) il docufilm Un sogno in Sicilia, girato a Catania, che affronta, attraverso le esperienze di quattro giovani attori impegnati nell’allestimento shakespeariano (in scena nel 2012 al Teatro Stabile di Catania), l’attuale situazione artistico-occupazionale giovanile.

Caratterista comico e drammatico apprezzato da pubblico e critica, viene diretto, tra gli altri, da Nanni Loy in Café Express (1980), Testa o croce (1982), Mi manda Picone (1983), con cui vince il Nastro d’argento al migliore attore non protagonista, nel 1989 recita in Operazione pappagallo di Marco Di Tillo, e in Scugnizzi; da Giuseppe Tornatore nei film Il camorrista (1986), con cui ottiene il David di Donatello per il miglior attore non protagonista, Nuovo Cinema Paradiso (1989; premio Oscar al miglior film straniero), L’uomo delle stelle (1995), Baarìa (2009); da Maurizio Zaccaro in Il carniere (1997) e Un uomo perbene (1999), che gli valgono altri due David come miglior interprete non protagonista.

Presente anche nei film di Ricky Tognazzi La scorta (1993) e Il padre e lo straniero (2010), nelle commedie Selvaggi (1995) e In questo mondo di ladri (2004) di Carlo Vanzina, e nel drammatico Vajont (2001), per la regia di Renzo Martinelli, per il quale vince il Ciak d’oro e il Nastro d’argento al migliore attore non protagonista e viene nuovamente candidato al David di Donatello.

Ha spesso svolto anche l’attività di doppiatore, dando voce, tra gli altri, a Burt Young nel film Rocky, a Joe Pesci in C’era una volta in America, Moonwalker e in Mio cugino Vincenzo e a Roman Polański in Una pura formalità. Sua è la voce del computer Edgar nel film Electric Dreams e del robot Numero 5 nel film Corto circuito. Ha collaborato inoltre alle versioni italiane di due episodi di Scuola di polizia (il III e il IV), in cui doppiava il personaggio di Zed (Bobcat Goldthwait).

Doppia il mammuth Manfred uno dei protagonisti della saga d’animazione L’era glaciale. A partire dal 2012 diviene doppiatore ufficiale di Woody Allen (dopo che questi per anni è stato doppiato da Oreste Lionello, morto nel 2009). Ciò ha avuto inizio con il film, To Rome with Love del 2011.

Il matrimonio con il suo compagno dopo 32 anni

Nel 2019 Leo Gullotta, sposa il suo compagno dopo 32 anni di relazione.Sull’identità non ci sono informazioni sempre perché l’uomo ha mantenuto la riservatezza.
Leo Gullotta ha quindi sempre vissuto la sua storia d’amore lontano dai riflettori e nell’assoluta riservatezza.

Gullotta ha iniziato a parlare del proprio compagno solo nel 2016. Ospite negli studi del Maurizio Costanzo Show, il grande attore catanese all’epoca aveva rivelato a Costanzo e a tutto il pubblico di avere una relazione da una trentina d’anni e che, da diverso tempo, i due convivevano assai serenamente. Dopo questa prima rivelazione che aveva scatenato tutto il mondo dei rotocalchi e del gossip, una seconda bomba viene sganciata solo nell’estate del 2019. Infatti quell’anno Leo Gullotta era andato ospite al programma Io e Te, condotto dal giornalista Pierluigi Diaco. Proprio in quell’occasione l’attore, comico e doppiatore aveva rivelato al pubblico di essersi unito civilmente al proprio compagno l’anno precedente.

La tragica morte dell’amata sorella

Uno dei momenti più dolorosi della vita di Leo Gullotta è stato segnato dalla perdita della sorella. Non tutti sanno che l’attore Leo Gullotta, noto e apprezzato per la sua intelligente e mai volgare ironia, convive con un dolore che si rinnova ogni giorno. La scomparsa prematura della sorella, morta giovanissima a causa di un’embolia polmonare, lo ha profondamente segnato. All’epoca, ha ricordato più volte il mitico volto del Bagaglino, non c’erano gli stessi strumenti di oggi per curare questa malattia… E lui ancora oggi elabora quel lutto attraverso la musica.

Protagonista della seconda serata di Ciao Maschio

Questa sera, sabato 27 marzo, Leo Gullotta, sarà protagonista della seconda serata di Rai Uno in quanto sarà ospite a Ciao Maschio condotto da Nunzia De Girolamo, dove parlerà di libertà e coraggio.

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