Miami Open: impresa Sinner, affondato anche Bautista Agut ed è finale

ATP Masters 1000 di Miami: sfida Jannik Sinner – Roberto Bautista Agut in semifinale, com’è andata per l’azzurro.

(screenshot video)

Battaglia vera e spettacolo oggi a partire dalle 19.00 ora italiana a Miami, sul Grandstand, per la prima semifinale dell’ATP Masters 1000 che vedeva di fronte il 19enne Jannik Sinner, altoatesino e il più forte giovane al mondo secondo molti, e l’espertissimo 33enne spagnolo Roberto Bautista Agut, attualmente il numero 12 del ranking mondiale.

Ti potrebbe interessare anche questo articolo -> Jannik Sinner: chi è Roberto Bautista Agut, l’avversario di Miami

In palio la finale: chi vince incontra infatti nell’ultimo atto di questo incredibile torneo il vincente tra Andrej Rublev, che si è imposto per due set a zero sull’altra sorpresa del torneo, Sebastian Korda, considerato una delle promesse del tennis statunitense e coetaneo di Sinner, e il polacco Hubert Hurkacz, numero 35 al mondo, che ha sorprendentemente battuto Stefanos Tsitsipas.

Ti potrebbe interessare anche questo articolo -> ATP Miami, Jannik Sinner in Semifinale: battuto Bublik

Com’è finita tra Sinner e Bautista Agut in semifinale

Il 19enne Jannik Sinner ha scritto nei quarti contro Bublik un’altra pagina di storia del tennis azzurro: si tratta del secondo semifinalista a Miami. Ma siccome l’appetito vien mangiando, perché accontentarsi quando può arrivare la finale? Il primo set è sofferto: Sinner parte male, subisce il break al primo game, lo rimonta a metà del set, ma poi cede il servizio nuovamente al game numero 11 e regala il primo set all’avversario.

Nel secondo set, Sinner gestisce mentre Bautista Agut spreca troppo: non sono tante le palle che l’avversario – comunque costantissimo – regala, ma all’altoatesino basta poco per cogliere l’occasione al volo. Un solo break basta per chiudere il set per 6-4, decisivo il terzo set. Sinner parte male, regala il break a zero al terzo game, sembra molle e non in grado di recuperare. Uno smash sul nastro sembra segnare la partita a favore dello spagnolo. Invece, l’azzurro cambia passo proprio da quell’errore in poi. Ancora un solo break, quello decisivo, piazzato al decimo game. Finisce 6-4 e ora in finale per la storia.

Impostazioni privacy