Giulia Moscariello, Alfiere della Repubblica: aveva salvato l’amica

La storia di Giulia Moscariello racconta il coraggio di una ragazza che ha perso una gamba ma ha salvato la vita della sua migliore amica: lealtà e coraggio, oggi Giulia è Alfiere della Repubblica, un titolo conferitole dal Presidente Mattarella l’11 marzo.

(Fonte foto Facebook Servalli Sindaco, Chiara (sinistra), Giulia (destra)

Era il 30 luglio scorso quando una Mini-cooper volgeva dritta verso Chiara, l’amica del cuore di Giulia, che in una frazione di secondo e con istinto felino l’ha spinse all’indietro, salvandole la vita. Le due amiche erano sedute su un muretto alla fine di una festa e aspettavano i genitori di Chiara. Per Giulia l’impatto fu devastante e perse per sempre la gamba. Una storia di resilienza e di un legame indissolubile, unico e speciale.

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Giulia non si pentirà mai di aver salvato Chiara da quell’impatto, come racconterà poi a La Repubblica “All’improvviso ho sentito un rombo, ho visto una Mini Cooper bianca che arrivava verso di noi a tutta velocità, il rombo era sempre più vicino. La mia attenzione era tutta lì, non sapevo cosa stava per accadere ma ho avuto paura e ho spinto la mia amica oltre il muretto, l’ho spinta all’indietro” – e alla La Stampa Giulia aveva dichiarato “Per salvare Chiara ho perso la gamba ma non mi pento, lo rifarei anche ora”, un grande esempio di umanità, amicizia e altruismo. La notizia del conferimento del titolo di Alfiere della Repubblica era stato annunciato dal primo cittadino di Cava de’ Tirreni. 

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Giulia ha 18 e vive a Cava de’ Tirreni in Provincia di Salerno, dopo l’episodio e l’amputazione la ragazza ha dovuto affrontare un momento complicato e di riabilitazione, ma proprio la “chiamata” al Quirinale da parte del Presidente Mattarella ha rappresentato per la ragazza un invito a lottare sempre come ha detto Giulia nell’intervista a La Repubblica: “Questo attestato ora è un motivo per non rimanere in trappola in quella notte buia, è uno stimolo per tornare alla mia vita, alla normalità e prima non la vedevo nemmeno un po’. Non riesco a capire come mai mi vogliono tutti bene, ma mi piace che lo facciano e che tra i tanti ci sia anche il capo delle Stato Sergio Mattarella. Andrò da lui al Quirinale con i miei ma soprattutto porterò Chiara”. Oggi Giulia cammina nuovamente grazie ad una protesi e alla grande forza di volontà.

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