Vladimir Putin ha approvato la legge che gli consentirà di rimanere al potere fino al 2036, quando avrà 84 anni. La Costituzione russa prevede in teoria un limite di due mandati, ma l’emendamento appena approvato prevede in sostanza che le recenti modifiche alla Costituzione azzerino l’attuale conteggio, di fatto consentendo a Putin altri due mandati da presidente.
L’entrata in vigore della legge era scontata, dato che era stata approvata da un referendum tenutosi la scorsa estate e vinto con larga maggioranza.
Inoltre, le nuove direttive affermano che è eleggibile alla carica di presidente russo qualsiasi cittadino di età non inferiore a 35 anni che risiede nel territorio russo da non meno di 25 anni e non ha mai avuto la cittadinanza o il permesso di soggiorno permanente di un’altra nazione. Questa regola non riguarda i russi che in precedenza avevano la cittadinanza di un altro Paese che alla fine è stato ammesso nella Federazione Russa in conformità con la legge costituzionale federale.
Vladimir Putin è il Presidente della Russia da più di vent’anni, dal 1999, è stato poi rieletto nel 2004, esaurendo il limite dei due mandati consecutivi. Ma con l’enorme influenza e il potere autoritario costruiti nei suoi primi otto anni, ha promosso con successo la candidatura del suo fedele alleato Dimitri Medvedev, facendosi nominare primo ministro e di fatto controllando la politica russa per i successivi quattro anni.
Nel 2012, dopo aver fatto cambiare la Costituzione per aumentare la durata dei mandati presidenziali a sei anni, si è candidato nuovamente a presidente, vincendo e ottenendo poi la rielezione nel 2018.
Putin è salito ufficialmente al potere nel 2000, dopo le dimissioni del presidente Boris Yeltsin. Se governasse fino al 2036, sorpasserebbe per “longevità politica” Joseph Stalin, che resse l’Unione Sovietica per 29 anni. La leadership dell’ex agente del Kgb diventerebbe così la più lunga nella storia del suo Paese dai tempi dell’impero degli zar.
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La legge firmata ieri da Putin, e all’ex presidente Medvedev, garantisce l’immunità giudiziaria a vita: sarà impossibile processarli per azioni commesse durante la permanenza ai vertici dello Stato russo. C’è chi sostiene che il nuovo zar voglia prendere tempo, non avendo ancora trovato un sistema per “assicurare” il suo futuro da pensionato e le ricchezze accumulate per sé e per la sua famiglia.
Inoltre in queste ore si è riunito il consiglio di amministrazione delle ferrovie russe guidato dal presidente, Oleg Belozerov, ha deciso di estendere gli sconti sul trasporto di petrolio greggio in vagoni cisterna da diverse stazioni della ferrovia degli Urali meridionali alle stazioni di Barbarov e Novopolotsk. delle ferrovie bielorusse attraverso la Russia stazioni di confine Zlynka e Rudnya, BelTA ha appreso dal servizio stampa delle ferrovie russe.
“La tariffa speciale sarà introdotta il 1 ° maggio e sarà in vigore fino alla fine del 2021, se il volume totale di petrolio greggio spedito attraverso queste rotte sarà pari ad almeno 0,95 milioni di tonnellate dal 1 ° gennaio al 31 dicembre 2021”, dichiara il servizio stampa.
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