ManchesterUtd-Roma, dove vederla. La sfida più attesa

I giallorossi all’Old Trafford non hanno mai vinto, ma Fonseca si affida agli ex Smalling e Mkhitaryan

ManchesterUtd-Roma, dove vederla

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ManchesterUtd-Roma, dove vederla
A dispetto di ogni protocollo anti-covid in 2mila hanno voluto incoraggiare e incitare la squadra al momento della partenza per Manchester. Si gioca ancora a porte chiuse per la pandemia, ma il tifo c’è e crede nell’impresa. La Roma torna a giocare all’Old Trafford contro il Manchester United senza aver mai vinto in tre partite ufficiali giocate nel tempio dei Diavoli Rossi (diretta tv dalle 21 su Sky Sport Uno, Sky Sport canale 252 e Tv8 sul digitale terrestre). La memoria di tutti va al 7-1, ma questa volta, per quanto serva comunque un’impresa, i giallorossi credono di poter almeno mettere in difficoltà Pogba e compagni. Lo United non è più quello di un tempo, mentre la Roma è ormai palesemente concentrata solo sull’unico obiettivo stagionale veramente alla portata. Doppia semifinale e poi un’eventuale finale nella migliore delle ipotesi per provare a mettere in bacheca un trofeo internazionale che manca da decenni (l’ultimo in Coppa delle Fiere contro il Birmingham City nel 1961) e accedere di diritto alla Champions League del prossimo anno. Ovviamente non sarà facile, ma l’impresa va tentata, anche perché lo stesso Milan ha dato prova che la squadra di Ole Gunnar Solskjaer non è inattaccabile. Ha un reparto offensivo molto forte, ora che è rientrato anche Cavani, «ma di certo non scenderemo in campo unicamente per difenderci», parola di Paulo Fonseca. Quello dell’ambiente giallorosso è un mix strano, ma che in parte fa ben sperare. Molti giocatori sono in partenza e non è assolutamente scontato un rinnovo, lo stesso allenatore portoghese sembra in dirittura d’arrivo, e anche nella migliore delle ipotesi potrebbe essere lui stesso a lasciare la squadra. Pedro è rimasto deluso dalla seconda parte di stagione e per lo scarso minutaggio avuto, per quanto fosse partito bene, l’ingaggio di 7,5 milioni a stagione per Dzeko, che ha ormai 35 anni, è troppo caro per le casse dei Friedkin, lo stesso Mkhitaryan, e il suo agente Mino Raiola, devono ancora confrontarsi con la società per un possibile rinnovo. Anche il portiere Pau Lopez resta in costante discussione, per quanto tutti i cambiamenti nella rosa giallorossa andranno poi valutati rispettivamente a quella che potrebbe essere la nuova guida tecnica (Sarri?), ancora tutta da decidersi. Nonostante le incertezze del futuro, la squadra riesce però a guardare al presente con fiducia. Se il campionato è in buona parte compromesso per gli infortuni che hanno afflitto la squadra nell’ultimo mese e mezzo, in Europa League, dove la Roma ha finora seguito un percorso di tutto rispetto, Dzeko e compagni sono davvero intenzionati a provare il colpo, contro un’avversaria di blasone che potrebbe dare comunque lustro alla società, anche a livello storico. Appuntamenti sportivi che possono restare negli annali e Fonseca lo sa perfettamente, dopo aver parlato a lungo con gli ex United Smalling e Mkhitaryan, che questa sera partiranno titolari, e incoraggiato i suoi a dare tutto in campo per espugnare uno stadio che finora è stato sempre un tabù per il club giallorosso. Lo stesso attaccante bosniaco sa come si fa a segnare ai diavoli rossi, dopo aver realizzato due reti con il Wolfsburg e cinque nel derby con la maglia dei cugini del City. Va inoltre ricordato che United e Roma non hanno ancora perso una partita nella fase a eliminazione diretta. Quattro vittorie e due pareggi per il primo, cinque successi e un pari per la seconda.

Così in campo

Nel primo atto della doppia sfida con gli uomini di Solskjaer, Fonseca tenterà il tutto per tutto, senza avere troppe remore verso giocatori appena rientrati dagli infortuni come lo stesso Smalling oppure l’esterno sinistro Spinazzola, pedina fondamentale nella manovra offensiva giallorossa che parte dalla fascia. Nel 3-4-2-1 davanti a Pau Lopez, giocheranno quindi Smalling, Cristante e Ibanez, con il centrocampista sempre arretrato in un ruolo che si è riscoperto poter coprire anche in gare decisive come questa. Accanto a Veretout Diawara è in vantaggio su Villar, se non altro per dre maggiore copertura difensiva ed equilibrio alla formazione, Karsdorp a destra potrebbe essere il corrispettivo a destra del già citato Spinazzola. Alle spalle del centravanti bosniaco sarà invece fondamentale l’apporto di una grande prestazione da parte di Mkhitaryan e Pellegrini, sia per ripiegare in caso di  ripartenza United, sia per mettere costante pressione ai difensori Maguire e Lindelof, che possono anche andare in sofferenza se non lasciati liberi di impostare. La coppia difensiva del Manchester davanti al portiere Hendrson sarà affiancata da Shaw a sinistra e Wan-Bissaka a destra, mentre in mediana saranno Fred e McTominay a dover fare filtro  in mezzo nel 4-2-3-1 dei padroni di casa. Alle spalle di Cavani un terzetto di trequartisti molto pericoloso come quello formato da Pogba, Bruno Fernandes e Rashford, anche se per prudenza il tecnico dello United potrebbe evitare di impiegare sia l’uruguaiano che il numero 10 della squadra, almeno all’inizio. Il pronostico così è aperto, anche se alla ricca e blasonata Premier League, dove lo United è secondo, in apparenza sembra molto il gap con un club che al momento viaggia in settima posizione nella decaduta Serie A. Solskjaer non si fida delle apparenze e per quanto ricordi bene il 7-1 di 14 anni fa, negli scontri diretti conta solo quello che avverrà nell’arco dei 180′. Una doppia sfida alla quale entrambe le squadre si sono preparate con attenzione, perché è l’ultimo grande ostacolo prima di una eventuale finale contro la vincente tra Villareal e Arsenal.

 

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