Denise Pipitone: i carabinieri a casa di Anna Corona, madre della sorellastra

Denise Pipitone, un nuovo capitolo si aggiunge alla triste vicenda riguardante la bambina scomparsa il 1 settembre 2004 a Mazara del Vallo.

Denise Pipitone in giardino
Denise Pipitone in giardino

Un nuovo capitolo della vicenda legata alla scomparsa di Denise Pipitone è stato scritto questa mattina dalla Procura di Marsala, che ha inviato i carabinieri nell’abitazione di Anna Corona, la madre della sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi . E ‘stata disposta un’accurata ispezione, per “accertare lo stato dei luoghi”. Perché avviene questo?

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Tutto ciò prende avvio nei giorni scorsi, ovvero quando i magistrati decidono di riaprire il caso, poiché, ascoltando alcune persone, si sono concentrati su una segnalazione che sarebbe arrivata al palazzo di giustizia: un anonimo, infatti, ha parlato dell’esistenza di una misteriosa botola e di alcuni, non meglio precisati, lavori di ristrutturazione.

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Ricordiamo che la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi era finita sotto processo con l’accusa di concorso in sequestro di persona, ma era stata poi assolta in tutti e tre gradi di giudizio. I carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Trapani stanno seguendo una nuova traccia. E la cercano in quella casa dove Anna Corona non vive più da tempo.

Denise Pipitone. La casa di Via Pirandello a Mazara del Vallo

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In quella casa che era già stata oggetto di numerosi sopralluoghi nel 2004. All’epoca della scomparsa di Denise Pipitone, il sospetto degli inquirenti era che Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, il padre naturale di Denise, aveva aiutato la figlia nel suo piano di vendetta, ai danni della sorellastra. L’assoluzione di Jessica Pulizzi ha fatto definitivamente tramontare questa ipotesi.

Ora gli inquirenti sono ritornati a Mazara del Vallo, in quella casa di Via Pirandello. Qualcuno ha fornito nuove indicazioni agli investigatori? Vi è la concreta possibilità che vi sia una nuova pista riguardante la scomparsa di Denise Pipitone? In realtà, quella familiare è da sempre la pista principale seguita dagli inquirenti. Il procuratore Vincenzo Pantaleo ei sostituti Roberto Piscitello e Giuliana Rana stanno riesaminando la vecchia indagine.

Come se si ricominciasse tutto da zero, nei giorni scorsi gli inquirenti hanno anche ascoltato l’ex pm Ma ria Angioni , ora giudice a Sassari. Cosa si riservano di scoprire? Quello che intendono scoprire è anche il loro maggior timore, ovvero venire a conoscenza di eventuali depistaggi avvenuti nei primi giorni dell’inchiesta.

La grave accusa del giudice Maria Angioni

Il giudice Maria Angioni ha parlato espressamente di scarsa collaborazione di alcuni testimoni, ma sue le parole più importanti e dure sono altre e lanciano un’accusa gravissima: “Ci rendemmo presto conto che alcune persone sapevano di essere intercettate. Allora smisi di intercettare, e poi ripresi le indagini con una forza di polizia diversa, nel disperato tentativo di salvare il salvabile “.

Scoprire cosa accadde veramente nei giorni successivi a quel maledetto 1 settembre 2004 diventa sempre più difficile. Il tempo che passa non aiuta gli inquirenti. Quella scarsa collaborazione, denunciata da l’ex pm Maria Angioni, da parte di alcuni testimoni durante le indagini, rafforza il sospetto di un’omertà che con il passare del tempo diventa sempre più complicità.

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