Piscine e palestre: regole definite per le riaperture

Il governo punta sulle riaperture per piscine e palestre con i protocolli approvati da parte del Comitato Tecnico Scientifico. C’è il piano per dare via libera allo sport: regole rigide per consentire la riapertura.

(Photo by Andreas Rentz/Getty Images)

Come riporta il Corriere della Sera arriva il via libera per le riaperture degli impianti sportivi, dopo il via libera da parte del Cts il governo vara un protocollo per consentire lo svolgimento delle attività. I gestori degli impianti e gli utenti dovranno rispettare alcune regole. Si parte con il 15 maggio, data in cui è prevista la riapertura delle piscine all’aperto, toccherà poi alle palestre, l’1 giugno. I centri sportivi dovranno conservare i dati dei clienti che usufruiranno degli impianti per 14 giorni.

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Per quanto riguarda le piscine all’ingresso sarà misurata la temperatura. La distanza in vasca dovrà essere sempre di almeno 7 metri quadri e gli ombrelloni dovranno essere posti 10 metri quadri l’un dall’altro. Per raggiungere questi ultimi la struttura dovrà dotare il passaggio attraverso un percorso che consenta almeno il 1,5 di distanziamento sociale. I bambini dovranno entrare in acqua con i pannolini onde evitare l’eventuale emissione di urine e sarà vietato soffiarsi il naso. 

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Le regole per le palestre

Per quanto riguarda le palestre dovrà essere indossato sempre il dispositivo di protezione personale (la mascherina) che potrà essere rimossa durante l’attività ma con almeno 2 metri di distanziamento sociale. Come nel caso delle piscine sarà obbligatoria la misurazione della temperatura corporea. La gestione dovrà creare due percorsi diversi per quanto riguarda l’entrata e l’uscita e i bambini potranno essere accompagnati da una sola persona. Ove sia possibile il protocollo raccomanda di utilizzate dei tappetini personali o sarà necessario igienizzarli per ogni sessione di allenamento del cliente. Si dovrà già arrivare vestiti con l’adeguato abbigliamento per lo svolgimento dell’attività fisica “in modo tale da utilizzare spazi comuni per cambiarsi e muniti di buste sigillanti per la raccolta dei rifiuti potenzialmente infetti”. Se svolta all’aperto l’attività sportiva potrà avvenire anche con la distanza di 1 metro.

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