Attacco allo Stato, una mini fiction televisiva di due puntate, pubblicata nel 2006 e diretta da Michele Soavi parla della storia di Massimo d’Antona e Marco Biagi.
Scritta e realizzata per RTI dalla Taodue, la stessa casa di produzione dei celebri film con Checco Zalone. Il format è di due puntate, ognuna dura circa 90 minuti.
Entrambe le puntate sono state trasmesse su Canale 5 nel 2006, narra alcune vicende che riguardano le Nuove Brigate Rosse, i protagonisti sono dei personaggi di fantasia, i quali sono stati creati appositamente per la serie.
La stessa fiction in modalità integrale verrà replicata nel corso degli anni su Rete 4, Mediaset Plus, Iris, For You, Mediaset Extra e Telenorba. Dopo circa 11 anni sono tornate le Brigate Rosse in Italia, l’organizzazione terroristica che ha fatto tremare l’intero Paese.
I professori d’Antona e Biagi e il sovrintendente di polizia Petri verranno colpiti dalla ferocia del gruppo terroristico. Dalle ultimi indagini gli investigatori hanno avuto la chiave necessaria per riuscire ad entrare nel cuore delle Nuove Brigate Rosse.
In questo modo scopriranno quello che un tempo sembrava invisibile e soprattutto inafferrabile, in questo modo potranno scardinare alla base il terrorismo delle Brigate Rosse.
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Con questa fiction Taodue ha voluto spiegare le vicende legate al terrorismo senza distaccarsi dalla realtà dei fatti, e fare in modo di essere quanto più fedeli possibili alla storia e soprattutto alle vicende che hanno segnato tutta l’Italia.
L’approccio investigativo utilizzato dopo circa 10 anni dalla tragedia, è stato uno degli aspetti significativi della fiction, proprio perché le indagini svolte in precedenza risultano essere l’una diversa dall’altra.
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I metodi tradizionali venivano messi in discussione da intelligenze e prospettive psicologiche diverse e fuori tempo, ed è proprio questa concezione che è stata descritta nella serie televisiva.
La nuova sfida delle Nuove Brigate Rosse nel 1999 tramite l’omicidio di D’Antona, sembra esser vinta dal gruppo terroristico, ma ribadire e soprattutto riproporre quello che è accaduto è molto importante per le generazioni future.
La Taodue films ha dichiarato che il lavoro è un omaggio a tutte le vittime che sono cadute sotto la ferocia delle Brigate Rosse, la morte “casuale” e non pianificata di Petri ha consentito agli investigatori, i quali cercavano delle piste con intuizioni e ipotesi sbagliate, di avere a disposizione la possibilità di penetrare internamente il gruppo terroristico, smascherandolo internamente.
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