Brexit: a Londra cittadini europei e italiani fermati alla frontiera e detenuti

A Londra una trentina di cittadini europei sono stati fermati alla frontiera e detenuti in centri d’ immigrati per oltre 7 giorni

cittadini europei

Si iniziano a vedere i primi risultati della Brexit anche per quanto riguarda le frontiere. Sono più di trenta i cittadini europei che sono stati fermati alla frontiera e detenuti presso i centri d’immigrazione anche fino a sette giorni.

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Chi sono i cittadini europei detenuti

I cittadini che sono stati fermati alla frontiera e detenuti presso i centri d’immigrazione provengono da tutta Europa. Si tratta di spagnoli, rumeni, tedeschi, greci e italiani. Questi cittadini hanno cercato di entrare all’interno del paese per lavoro senza essere forniti del visto necessario o dello status di residenza previsto dallo ‘EU Settlement Scheme. Secondo quanto riferisce il sito politico.eu si tratterebbe nella maggior parte dei casi di ragazzi giovani che tentano di entrare nel paese per lavori poco qualificati e per brevi periodi di tempo. Le ambasciate europee a Londra stanno fornendo consulenza legale a questi cittadini per cercare di abbreviare i tempi di detenzione, tuttavia non tutti hanno richiesto l’assistenza consolare

Le regole

Dal primo di gennaio di quest’anno è diventato effettivo il recesso di Londra dall’Unione Europea. Per entrare in maniera legale nel Regno Unito è dunque necessario cercarsi un lavoro prima di andare sull’isola. Solo essendo in possesso di un contratto di lavoro ed essendo qualificati professionalmente è adesso possibile andare a stabilirsi oltremanica. Chi si reca sul territorio del Regno Unito senza questi requisiti è considerato a tutti gli effetti un immigrato clandestino che pertanto può essere arrestato ed espulso.

Londra ha giustificato la lunghezza dei periodi di detenzioni sostenendo che è dovuta al fatto che ci sono pochi posti disponibili nei voli verso gli stati d’origine dei cittadini europei  in questione, data l’emergenza pandemica in corso.

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