Internazionali di Roma: Conosciamo Denis Shapovalov, avversario di Stefano Travaglia

Internazionali di Roma: Conosciamo Denis Shapovalov che oggi incontrerà il nostro Stefano Travaglia.

Denis Shapovalov
Denis Shapovalov (Getty Images)

Denis Shapovalov e Stefano Travaglia daranno vita nel pomeriggio ad uno scontro inedito, infatti i due giocatori non si sono mai affrontati in carriera. Ma chi è Denis Shapovalov ? Nasce in Israele, ma quando è ancora piccolissimo, la sua famiglia si trasferisce in Canada. La madre, ex tennista dell’Unione Sovietica, lo instrada, quando aveva solo 5 anni, al tennis.

Leggi anche –> Giro d’Italia 2021: le tappe, dove seguirla in diretta e i favoriti

Sua madre diventa la sua prima allenatrice e gli insegna al meglio quella che diventerà la sua migliore caratteristica tecnica, il rovescio ad una mano. Denis Shapovalov è anche dotato di un ottimo servizio, che già all’età di 17 anni, faceva viaggiare ad oltre 200 Km / orari. Il mancino canadese di origini russo – israeliane continua a salire le classifiche mondiali inseguendo il suo mito: Roger Federer.

Leggi anche –> Internazionali di Roma, in gara Sinner: sfida Nadal. Dove vedere il match

Dovendo scegliere il giovane Denis preferirebbe giocare sempre sull’erba di Wimbledon piuttosto che sulla terra rossa di Parigi o di Roma. L’erba esalta le sue caratteristiche migliori. La superficie verde richiede spostamenti, pochi scambi e colpi per chiudere, ovvero l’esatta essenza del tennis del nativo di Tel Aviv.

Internazionali di Roma: Conosciamo Denis Shapovalov. La sua carriera

Denis-Shapovalov-rovescio
Denis-Shapovalov-rovescio (Getty Images)

Denis Shapovalov debutta tra i professionisti nel 2014. La sua è una costante, continua crescita, tecnica e di risultati. Nel 2017 i risultati conseguiti sono entrati nella Top 50. Soltanto un anno dopo, grazie alla semifinale raggiunta al Master di Madrid, è nella Top 30. Arriva l’anno 2019 e per Denis Shapovalov è l’anno della consacrazione definitiva.

La prima, grande gioia della carriera arriva a Stoccolma, nel finale contro Filip Krajinovic, il canadese si impone per 6-4 6-4 e centra così il primo sigillo a livello professionistico. Raggiunge la finale al Master 1000 di Parigi ed il suo nome sale ancora nelle classifiche mondiali, entrando nei Top 20.

La terra rossa di Roma lo aiuta ad entrare nella parte aurea della classifica mondiale. La semifinale agli Internazionali di Roma del 2020 gli valgono l’accesso nella Top 10. Quel sogno abbracciato insieme alla mamma quando aveva soltanto cinque anni è diventato una splendida realtà.

Impostazioni privacy