Genoa-Atalanta 3-4, Champions con brivido: Tabellino e Highlights

La Dea rischia la rimonta contro il Grifone ma centra il suo obiettivo stagionale

Genoa-Atalanta: Tabellino e Highlights

Genoa-Atalanta 3-4, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Genoa-Atalanta: Tabellino e Highlights – L’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha bisogno di tre punti per potersi qualificare per il terzo anno consecutivo alla Champions League e raggiungere ancora una volta l’obiettivo stagionale. La Dea spera di poterlo fare già oggi battendo in trasferta a Marassi un Genoa già salvo. La squadra di Davide Ballardini gioca con il suo solito 3-5-2, schierando in attacco Destro e Pjaca, mentre il tecnico dei bergamaschi si affida alle certezze date in questo finale di campionato da giocatori come Zapata, Malinovksyi e Gosens, quelli che saranno di fatto i marcatori nel corso della prima frazione di gioco. I rossoblù di casa ci provano subito con Masiello, che già al 3′ del primo tempo si avvicina al vantaggio, ma da quel momento in poi, dopo il primo brivido, salirà in cattedra l’Atalanta, imponendo subito i suoi ritmi infernali e schiacciando i padroni di casa con una continua pressione che ha lasciato pochi momenti di tregua al club genovese nel corso dei primi 45 minuti di gioco. Se nella prima parte di stagione la formazione di Gasperini poteva essere in qualche modo contrastata, in queste ultime uscite la Dea sembra davvero incontenibile, con la difesa del Grifone che va più volte in affanno e Gollini che di fatto non corre alcun tipo di rischio. Già al 9′ è una ragnatela di passaggi eseguita molto bene dagli ospiti a portare Zapata di fronte al portiere Marchetti. Alla prima occasione utile il centravanti colombiano non sbaglia e con il piatto destro insacca in rete il pallone. Le scarse motivazioni del Genoa nel fare risultato in questa partita non contrastano di certo il gioco martellante dei bergamaschi, che dopo aver sbloccato il risultato hanno potuto tranquillamente perseguire i propri obiettivi offensivi. Senza rallentare nel ritmo, le occasioni per i nerazzurri si moltiplicano, fino a quando uno degli uomini di Gasperini più in forma del momento non trova il gol del raddoppio. Si tratta di Malinovskyi, servito non a caso dal solito Zapata, attaccante bravissimo anche nel gioco di sponda. Sembra essere in campo una sola squadra con la gara già indirizzata in una chiara direzione al 26′. Il Genoa fa fatica a rialzare il baricentro, con Pjaca e Destro spesso isolati in avanti. I rossoblù fanno comunque fatica in fase di copertura, perché sia che si tratti della potenza di Zapata, sia della velocità di giocatori come Gosens, il Grifone quasi mai riesce a contrastare senza fatica gli uomini di Gasperini. Prima dell’intervallo è poi l’esterno tedesco Gosens a trovare il tapin vincente al 44′ di fatto provando a chiudere l’esito dell’incontro già al termine della prima frazione di gioco. In ogni circostanza la difesa genovese è sembrata impotente di fronte alla tecnica e al gioco ormai rodato della Dea, con Marchetti costretto per la terza volta a raccogliere il pallone dalla propria rete. Non sembrano esserci difficoltà per i nerazzurri, con il Gasp che può ora già pensare a qualche cambio in ottica turnover, ovviamente in vista della finale di Coppa Italia del Mapei Stadium contro la Juventus di Andrea Pirlo di mercoledì.

Ripresa

Al rientro dagli spogliatoi i cambi effettuati sono ben cinque, con Ballardini che tenta il tutto per tutto inserendo Shomurodov, Caso e Pandev, scegliendo così di far giocare con tre punte. Pessina e Pasalic per la formazione in vantaggio invece entrano in campo al posto di Freuler e Zapata, invitati a riposarsi in panchina già da ora, per evitare infortuni e affaticamenti eccessivi. Le sostituzioni di Gasperini sembrano però aver sortito effetto perché su un superficiale controllo del pallone da parte di Djimsiti, è proprio la punta uzbeka Shomurodov a conquistare il pallone e a battere Gollini con un tiro molto preciso che si infrange sul palo alla sinistra del portiere dei bergamaschi ma che subito dopo la deviazione del legno va in rete. Il Grifone sembra essere in grado di riaprire il match, ma dopo appena tre minuti, al 51′, è Pasalic a calare il poker per la Dea infilando un ottimo tiro di destro. La partita non sembra avere così più nulla da dire, almeno fino a quando non è Gosens a commettere un’ingenuità nella propria area di rigore, deviando un cross degli avversari da destra con una mano. Con l’intervento del Var non ci sono dubbi sull’assegnazione del calcio di rigore, con il veterano macedone Pandev che mette a segno la massima punizione dal dischetto degli undici metri. Al 67′ sono così sei i gol, rispetto ai novanta minuti della partita d’andata nella quale le porte erano rimaste inviolate. L’Atalanta, che pensava di aver già vinto la partita, per la prima volta nel corso della gara si trova così in affanno, mentre il Genoa riesce con più leggerezza ad attaccare e a mettere pressione agli avversari, senza aver praticamente nulla da perdere. Prima un calcio di punizione di Rovella finisce alto sopra la traversa di Gollini, poi la minore propensione all’attacco da parte dei bergamaschi favorisce altre azioni offensive dei padroni di casa. Gli unici due ammoniti fino a questo momento della partita sono Djimsiti e Toloi, sempre per i rischi che tende a correre la formazione di Gasperini per il continuo sbilanciamento in avanti e per la pressione altissima che la squadra continua a esercitare nonostante il risultato favorevole ai bergamaschi. Negli ultimi minuti di gara, anche per questo, i nerazzurri riescono però a tenere lontani gli avversari dalla porta di Gollini, controllando principalmente il risultato e il vantaggio già guadagnato. All’85’ è però il lampo ancora una volta dell’uzbeko Shomurodov a raffreddare le speranze e a far vacillare le sicurezze degli avversari. Contropiede rapido e attaccante servito per poter superare Gollini, dopo che Pessina aveva precedentemente perso palla, sempre per una grave disattenzione in fase di impostazione. La partita viene così riaperta nel finale, facendo correre dei rischi eccessivi alla Dea per poter guadagnare la qualificazione in Champions League. Si riconferma il vecchio adagio: «Quando l’Atalanta non domina, tende a soffrire», perché la formazione di Gasperini o va in sesta o non riesce a evitare rischi e regali inutili per la squadra avversaria. Nonostante i rischi e i brividi nel finale, la Dea vince di misura per 4-3 a Marassi e conquista il ticket per la prossima edizione della Champions League. Proprio come voleva Gasperini, a questo punto la partita contro il Milan nell’ultima di campionato diventa ininfluente.

 

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Genoa-Atalanta: Tabellino e Highlights

Reti: Zapata 9′, Malinovskyi 26′, Gosens 44′, Shomurodov 48′, Pasalic 51′, Pandev 67′, Shomurodov 84′

Genoa (3-5-2): Marchetti, Masiello, Radovanovic, Onguene, Cassata (Shomurodov 46′), Melegoni (Ebongue 80′), Rovella, Zajc (Caso 46′), Ghiglione (Portanova 57′), Pjaca, Destro (Pandev 46′).
Allenatore: Davide Ballardini

Atalanta (3-4-2-1): Gollini, Djimsiti, Romero, Toloi, Gosens (Palomino 76′), Freuler (Pessina 46′), De Roon, Hateboer, Miranchuk (Muriel 89′), Malinovskyi (Lammers 57′), Zapata (Pasalic 47′).
Allenatore: Gian Piero Gasperini

Arbitro: Livio Marinelli

Ammoniti: Djimsiti, Toloi, Rovella

Espulsi: –

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