Omicidio Luca Sacchi, Anastasiya diventa insegnante per il servizio civile

La fidanzata di Luca Sacchi, Anastasiya Kylemnyk, attualmente imputata per violazione della legge sugli stupefacenti, è stata selezionata per fare l’insegnante nell’ambito del servizio civile universale.

Anastasiya diventa insegnante
Anastasiya Kylemnyk e Luca Sacchi

Anastasiya Kiylemnyk è tornata sulle pagine dei giornali. Questa volta non per risvolti sul caso dell’omicidio del suo fidanzato Luca Sacchi, ucciso a 24 anni con un colpo di pistola alla testa il 23 ottobre 2019, ma per essere tra i vincitori di un bando del servizio civile universale. Come riportato dal quotidiano romano Il Tempo, la giovane è stata selezionata dal dipartimento per le Politiche giovanili presso la presidenza del Consiglio dei ministri tra oltre 100mila candidati di età compresa tra i 18 e i 28 anni.

Nella graduatoria provvisoria del bando, intitolato “Diritti in rete – Solidarietà, inclusione e contrasto alle discriminazioni”, è riuscita a classificarsi al quarto posto e circa tre mesi fa ha superato il colloquio online presso Arci Solidarietà Onlus. Proprio per l’ente sociale Anastasiya ha recentemente iniziato a prestare servizio nella veste di insegnante di italiano presso il Centro di aggregazione giovanile di Spinaceto, dedicato ai ragazzi tra gli 11 e i 18 anni. Il compenso si aggira intorno ai 400 euro mensili.

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Anastasiya insegnante per il servizio civile anche se imputata per violazione della legge sulla droga

In molti hanno già storto il naso per l’opportunità concessa ad Anastasiya Kiylemnyk. La ragazza ucraina è infatti imputata nel processo per l’omicidio di Luca Sacchi per violazione della legge sulle sostanze stupefacenti. Quello che però non tutti sanno è che tra i requisiti per poter partecipare al bando di selezione del servizio civile universale c’è quello di “non aver riportato condanna, anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore a un anno per delitto non colposo”. E la giovane, effettivamente, possiede ancora tale requisito.

“Fino alla conclusione del processo vale la presunzione d’innocenza – ha ricordato al Corriere della Sera il suo avvocato, Giuseppe Cincioni – Chiunque dovesse denigrare il suo nome sarà prontamente querelato”. Subito dopo l’uccisione del fidanzato, la giovane era stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di firma. Lo scorso aprile era stata sentita a lungo dai giudici per il tentato acquisto di ingente quantitativo di droga, 15 chili per l’esattezza, nell’ambito del processo dell’omicidio di Luca Sacchi, dove è anche parte lesa per alcune ferite riportate.

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Come sottolineato da Il Tempo, secondo l’ordinanza firmata dal gip Anastasiya “ha agito con freddezza e professionalità nella gestione della trattativa” con i due pusher dai quali avrebbe dovuto acquistare le sostanze stupefacenti. Luca Sacchi era stato ucciso davanti al pub John Cabot a Roma da Valerio Del Grosso che, insieme all’amico Paolo Pirino, aveva tentato di rapinare lui e Anastasiya durante il presunto tentativo di compravendita di droga.

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