Daniele Potenzoni, il padre a Chi l’ha visto: «Non mi arrendo finché non lo troveremo»

L’appello del padre di Daniele Potenzoni a Chi l’ha visto a cinque anni dalla scomparsa a Roma Termini, in gita con altri ragazzi per l’udienza del Papa. Il ragazzo è disabile e affetto da autismo.

 

Daniele Potenzoni scompare a Roma esattamente sei anni fa. Era infatti il 10 giugno 2015 quando l’allora 36enne milanese, affetto da autismo e disabilità, spariva nel nulla durante una visita in Vaticano da Papa Francesco.

Nello studio di ‘Chi l’ha visto?‘, ancora una volta, questa sera è tornato papà Franco. (clicca qui per vedere la puntata in streaming su Rai Play)  In lui c’è tutta la forza di un genitore che, pur distrutto dalla sofferenza e dalla rabbia, non ne vuol sapere di arrendersi. Daniele Potenzoni, che oggi avrebbe 42 anni, si trovava a Roma per assistere ad un discorso del Papa, insieme a tre accompagnatori e un volontario. Era un giorno di sciopero dei trasporti pubblici e alla stazione Termini, a causa del sovraffollamento causato dal ridotto numero di treni in servizio, gli accompagnatori avevano chiesto a tutti di scendere e aspettare quello successivo. Da quel momento, però, di Daniele non si è saputo più nulla. Probabilmente, il giovane di Pantigliate (Milano) era rimasto a bordo del treno.

«Al di là del fatto che chi lo accompagnava non ha gestito bene quella situazione, resto convinto che mio figlio non sia stato cercato come si dovrebbe» – ha spiegato Franco Potenzoni nello studio di ‘Chi l’ha visto?‘ – «Io sono convinto che mio figlio sia vivo e tenuto prigioniero, costretto a lavorare nelle campagne. Daniele è un ragazzo buono, non è neanche in grado di ribellarsi. E comunque, finché non lo ritroverò, vivo o morto, non mi arrenderò».

“Le ricerche non sono state fatte come si deve. Nessuno ha sequestrato le telecamere a Termini, per dire, sarebbe stato fondamentale. E nessuno ci ha mai spiegato il perché” si è sfogato Francesco, il padre di Daniele Potenzoni.

L’ultima volta che ha avuto un contatto con le istituzioni risale a un anno fa. “Mi hanno detto che il caso di mio figlio era tra i primi attenzionati. Ma cosa dovevano dirmi, la verità è che non hanno fatto abbastanza. Sono 60mila gli scomparsi possibile che non ci sia un corpo speciale dedicato? Abbiamo diritto di sapere che fine ha fatto mio figlio. Non può essere sparito nel nulla”.

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Daniele Potenzoni e le segnalazioni a Roma ovest. Volontari lo cercano con camion vela

La gigantografia di Daniele, com’era e come potrebbe essere, campeggia su un camion vela che da mesi gira la città. A guidarlo un volontario, Maurizio. Diversi i presunti avvistamenti nella zona di Roma ovest

A raccoglierle e comunicarle alla famiglia pensa un gruppo di volontari che da qualche mese sta girando Roma con un camion vela, di quelli solitamente usati per la pubblicità o per le campagne elettorali, con su una foto formato gigante di Daniele. Com’era al momento della scomparsa, come potrebbe essere diventato oggi. “Con mia moglie ci siamo appassionati alla storia di Daniele dal momento della sua scomparsa” racconta Maurizio, il primo a organizzare le ricerche a tappeto in tutta la città e ad aver poi raccolto l’aiuto di altri volontari.

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