Orrore e sgomento in tutta Italia per quanto accaduto ad Ardea con la morte dei piccoli David e Daniel Fusinato, di Salvatore Ranieri ed il suicidio dell’assassino Andrea Pignani: il motivo del folle gesto
E’ stata una domenica di orrore allo stato puro quella che hanno vissuto i cittadini di Ardea, comune di 49.000 abitanti sul litorale romano. Una domenica nella quale hanno perso la vita quattro persone, i piccoli David e Daniel Fusinato di 10 e 5 anni, l’ex impiegato ATAC in pensione Salvatore Ranieri e l’assasino dei tre, Andrea Pignani suicidatosi al termine della strage.
Si è già detto e scritto molto da ieri pomeriggio sulla vicenda. Dal fatto che Pignani non fosse seguito in maniera consona dai servizi sociali, nonostante avesse già subito un TSO, il trattamento sanitario obbligatorio.
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Il TSO è quello strumento sanitario per cui una persona viene temporaneamente privata della libertà personale e ricoverato in un reparto di Psichiatria o in una struttura protetta al fine di evitare che possa fare male a se stesso e ad altre persone.
Al fatto che la pistola del Papà di Pignani, guardia giurata deceduto lo scorso dicembre, non fosse stata recuperata ne restituita alle forze dell’ordine nonostante la richiesta formale. Per non tacere del fatto che, come denuncia la nonna dei bambini, i soccorsi sono giunti in ritardo anche se, per i poveri bambini colpiti da diversi colpi di arma da fuoco forse c’era davvero poco da fare.
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Ad aggiungere un drammatico elemento all’orrore è giunto alle prime ore di oggi, lunedì 14 giugno, un particolare forse decisivo per capire la dinamica e i motivi dell’accaduto. Il particolare è stato fornito nella trasmissione di Massimo Giletti su LA7 “Non è l’Arena”.
Secondo quanto raccolto dalla redazione del programma, incrociando dati e testimonianze, la mattina di domenica l’assassino, Andrea Pignani, ingegnere informatico di 34 anni, disoccupato, ed il papà di David e Daniel, Domenico, agli arresti domiciliari per reati connessi all’uso e allo spaccio di droga, avrebbero avuto un pesante alterco.
Alcune fonti parlano di una lite legata proprio alla droga. Ma su questo saranno gli investigatori a fare luce. Il dubbio, concreto, che solleva la trasmissione di Massimo Giletti è che dietro al gesto di follia di Pignani possa esserci altro e le modalità di azione, simili ad “una vera e propria esecuzione”, ne sarebbero la prova. Altro che è comunque costato la vita a tre vittime innocenti.
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