Allarme ghiacciaio Pine Island: continua a scivolare

Una ricerca ha portato alla luce la rapida evoluzione, in senso negativo, del ghiacciaio Island, tra i più a rischio in Antartide. Il rapido scivolamento non frena e il ghiacciaio è sempre meno stabile.

Sheets of ice lay on top of the sea en route from McMurdo to Cape Royds, Antarctica, February 2000 (Photo by Frances M. Ginter/Getty Images)

Non sono buone le notizie che pervengono dall’Antartide, come riporta Rinnovabili.it, un recente studio pone l’accento sullo scivolamento continuo dei ghiacciai. In questo caso al centro c’è uno dei ghiacciai più a rischio fusione con l’Oceano, il Pine Island – che aveva già subito distaccamenti di iceberg, come quello importante dello scorso anno, quando un iceberg di 300 chilometri quadrati si distaccò dalla piattaforma. I cambiamenti climatici hanno accelerato i processi di scioglimento dei ghiacciai e, soprattutto analizzando gli ultimi studi, l’Antartide è alle prese con un problema che minaccia costantemente i ghiacciai. Già da diversi anni la storia del ghiacciaio Pine Island ha posto un faro sul rischio. Come testimoniano le preoccupazioni degli scienziati, anche dopo la creazione di due fratture sul ghiacciaio e l’innalzamento dei mari. 

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Il ghiacciaio Pine Island è al momento uno dei più a rischio dell’Antartide, in un triste podio che accoglie anche il Wilkins e lo Shackleton, che rappresentano altri imponenti ghiacciai. Lo studio citato da Rinnovabili.it è stato pubblicato sulla rivista Science Advances: i ricercatori hanno analizzato le immagini rilevate dell’Agenzia spaziale europea e hanno concluso che la piattaforma che al momento sostiene Pine Island ha subito un ritiro di 20 chilometri tra il 2017 e il 2020. Gli autori calcolano che questo fenomeno abbia progressivamente indotto maggiormente lo scivolamento in mare di Pine Island del 12%.

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Tirando le somme le rotture che hanno colpito il ghiacciaio sono state tre negli ultimi 4 anni, tra queste quello che ha creato un iceberg di 300 chilometri quadrati. Oltre a queste gli studiosi hanno rilevato diverse rotture, seppur minoritari in termini di superficie rispetto ai grandi eventi. L’Antartide è profondamente a rischio e gli studi rilevano come negli ultimi anni la tendenza si sia accentuata in modo rilevante.

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