Spagna-Svezia 0-0, assedio iberico, muro scandinavo: Tabellino e Highlights

Il catenaccio degli uomini di Andersson ha la meglio sui tentativi delle Furie Rosse. Olsen para tutto

Spagna-Svezia: Tabellino e Highlights

Spagna-Svezia 0-0, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Spagna-Svezia: Tabellino e Highlights – Allo stadio de la Cartuja di Siviglia va in scena la partita d’esordio in questi Europei per la Spagna di Luis Enrique. Prima avversaria del Gruppo E la Svezia allenata da Jan Adersson, ma orfana di Ibrahimovic. Gli iberici sono chiamati a vincere, anche se gli scandinavi sono sempre avversari ostici da superare, soprattutto per la loro compattezza difensiva. Ne sa qualcosa l’Italia, che nel 2017 perse l’occasione di partecipare ai Mondiali di Russia per non essere riuscita ad avere la meglio nella doppia sfida dei playoff. La partita, almeno nel primo tempo, da come inizia fino al duplice fischio dell’intervallo, è esattamente come la si aspetta, perché la Spagna rimarrà costantemente in posizione offensiva, in cerca del gol, mentre la Svezia in un tenace catenaccio proverà a difendere il pareggio. Dopo appena dieci minuti di gioco è però Olmo a sfiorare il gol, con un colpo di testa ben angolato e schiacciato, che viene però parato bene da Olsen, impeccabile in tuffo nonostante fosse stato colto in controtempo. Non ci saranno altre occasioni clamorose prima dell’intervallo, se non un tiro di Koke, che si era ben inserito, ma calciato malamente alto e un tentativo di Morata, ma ancora una volta Olsen è bravo a coprirgli lo specchio della porta, costringendo l’attaccante della Juventus a calciare leggermente largo. A pochi minuti dalla fine della prima frazione di gioco è Isak ad avere tra i piedi una chance alquanto clamorosa, ma sul suo doppio tiro prima la difesa iberica riesce a respingere, poi sul rimpallo il pallone viene deviato da un difensore sulla linea e subito dopo si infrange sul palo, con il portiere Simon che se lo ritrova tra le braccia. Tanto rammarico per l’attaccante svedese, ma di fatto al 41′ è arrivato il primo tiro in porta della formazione scandinava. Per il resto solo Spagna, anche se la manovra delle Furie Rosse è a tratti toppo lenta per poter sorprendere una difesa schierata come quella svedese. Buone triangolazioni e supporto degli esterni alle punte in area, ma senza troppi affanni la formazione di Andersson riesce a mantenere la porta inviolata fino a quando l’arbitro Slavko Vincic non invita i giocatori a rientrare negli spogliatoi per l’intervallo.

La ripresa

Per il secondo tempo nessuno dei due allenatori decide di fare cambi, preferendo continuare la partita con la propria formazione iniziale. La Svezia è un po’ meno timida, rispetto al primo tempo, sprecando anche due occasioni preziose, su ispirazione del solito Isak, il più in forma dei suoi. Il risultato però, pur con altri ripetuti tentativi della Spagna, non si sblocca almeno fino al 70′, con la stanchezza che inizia a farsi sentire nel calore dell’Andalusia. Lustig è il primo ammonito della gara, mentre le sostituzioni arrivano tra il 66′ e il 69′, con un doppio cambio per entrambe le squadre. Luis Enrique richiama in panchina Morata e Rodri per far spazio a Thiago e Sarabia. Andersson decide invece di buttare nella mischia Claesson e Quaison, sostituendo Berg e, un po’ a sorpresa, Isak. Siccome nulla sembra apparentemente cambiare, di certo non nel risultato, il tecnico degli iberici al 74′ vuole dare un’opportunità anche a Oyarzabal e Gerard Moreno, mentre per infortunio il collega deve fare spazio a Krafth per poter richiamare in panchina Lustig. A un quarto d’ora dalla fine, pur con tanti uomini diversi, la partita non cambia il suo volto, né il suo copione. La Spagna ci prova con maggiore convinzione, la Svezia prova a ripartire in contropiede, ma molto raramente riesce a farlo, occupando la maggior parte del tempo per difendere. Il possesso palla delle Furie Rosse a dieci minuti dalla fine della partita ammonta addirittura al 79%, per quanto questo dominio non si sia tradotto in neanche una rete. Massimo sforzo nel finale per i ragazzi di Luis Enrique ma, pur a fatica, gli scandinavi riescono sempre a difendersi, anche senza essere più in grado di uscire non solo dalla propria metà campo, ma addirittura dall’area di rigore. Con la stanchezza si abbasseranno ulteriormente anche i ritmi di gioco, con gli spagnoli che non trovano varchi nel muro eretto dagli svedesi. Luis Enrique sprona i suoi a crederci, ma la giocata di un talento o un episodio che possa essere decisivo tanto atteso non arrivano. La Svezia conquista così un punto prezioso in classifica conto un’avversaria temibile come la Spagna. Gli iberici hanno sprecato molto, ma giocare in queste condizioni non sarebbe facile per nessuna squadra senza un pizzico di fortuna. Su Moreno nel finale è stato ancora una volta Olsen decisivo nel salvare l’inviolabilità della sua porta. Un guizzo da felino che sentenzia sullo 0-0.

 

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Spagna-Svezia: Tabellino e Highlights

Reti: –

Spagna (4-3-3): Simon, Jordi Alba, Pau Torres, Laporte, Llorente, Pedri, Rodri (Thiago 66′), Koke (Ruiz 87′), Olmo (Gerard Moreno 74′), Ferran Torres (Oyarzabal 74′), Morata (Sarabia 66′).
Allenatore: Luis Enrique

Svezia (4-4-2): Olsen, Augustinsson, Danielson, Lindelof, Lustig (Krafth 75′), Forsberg (Bengtsson 84′), Ekdal, Olsson (Cajuste 84′), Larsson, Isak (Claesson 69′), Berg (Quaison 69′).
Allenatore: Jan Andersson

Arbitro: Slavko Vincic

Ammoniti: Lustig

Espulsi: –

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