Pretty Yende: la cantante denuncia sui social maltrattamenti per motivi razziali a Parigi

Pretty Yende, cantante lirica sudafricana, denuncia di essere stata trattata come una criminale all’aeroporto di Charles de Gaulle a Parigi. Le autorità rispondono che non aveva il visto.

Pretty Yende, la famosa soprano si è rivolta ai social per condividere l’indignazione per quello che le accaduto lo scorso pomeriggio: “Ora ho un’idea di come ci si sente a essere letteralmente in prigione. Oggi la dogana mi ha trattenuto e trattato come un criminale“.

La donna di origine sudafricana, è diventata famosa dopo il diploma all’Accademia della Scala, e da lì ha iniziato a cantare nei maggiori teatri di tutto il mondo. Nelle scorse ore però racconta su Facebook di essere stata fermata, spogliata, perquisita e minacciata di essere messa in cella all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.

Pretty Yende, ha 36 anni ed è uno dei più apprezzati soprani, infatti è impegnata in questi giorni a Parigi come protagonista di La Sonnambula al Theatre des Champs-Elysées, mentre a luglio sarà ospite al Teatro Massimo di Palermo, e se i controlli sarebbero continuati la Yende avrebbe perso l’opportunità di esibirsi in concerto.

La cantante scrive ancora presa dallo shock: “Ne ho sempre letto nei giornali e la maggior parte delle mie sorelle e dei miei fratelli finiscono per essere torturati e in alcuni casi fatali diventano titoli di prima pagina.” Ecco l’intero sfogo di Pretty sul suo profilo Facebook:

La cantante ancora presa dallo shock continua poi in un commento: “Sono grata di essere ancora viva per raccontare la mia storia, e non sono stata “brutalmente interrogato” e torturata fisicamente come molti fratelli, di cui le famiglie si stanno ancora chiedendo cosa sia successo, senza risposte.

Ovviamente amici e colleghi hanno risposto immediatamente in sostegno della donna. Tutti hanno empatizzato attraverso i social il disagio vissuto dalla donna.

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Ansa afferma che Pretty Yende è stata fermata perché “non era in possesso delle condizioni che le avrebbero permesso il soggiorno in Francia”. Quanto ai maltrattamenti denunciati non si hanno commenti. Le fonti affermano che agli atti il controllo è iniziato alle 17 di ieri pomeriggio e alle 18 la signora ha lasciato l’aeroporto, mentre secondo il soprano,  non solo lei è stata trattenuta per ore, ma era in possesso di un permesso di soggiorno rilasciato dalla questura di Milano, documento con cui da sempre viaggia girando per i teatri europei.

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