L’anziano uomo, una volta rientrato a casa, si è accorto dello scambio e ha riportato indietro la bambina. Il Comune di Arezzo ha aperto l’iter disciplinare per il personale del nido.
Succede ad Arezzo, dove un nonno ha preso la bambina sbagliata al nido e se ne è accorto solo una volta rientrato a casa. Ora il Comune ha aperto un iter disciplinare per il personale del nido, responsabile di aver affidato nelle mani sbagliate un minore.
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I nonni sono da sempre un pilastro fondamentale nelle famiglie italiane e forse, in quest’era pandemica, ci siamo accorti maggiormente del valore che hanno e del grande aiuto che possono offrire a mamme e papà che fanno i salti mortali tra lavoro e famiglia. Non è raro, infatti, ai nonni venga affidata la custodia dei nipotini o che diventino dei veri e propri delegati dei genitori.
Tra giochi, risate e favole raccontate, la quotidianità tra nonni e nipoti si divide anche in momenti dai risvolti tragicomici, come quello successo due giorni fa ad Arezzo. Nel capoluogo toscano, un nonno è andato a prendere eccezionalmente la sua nipotina al nido ma, una volta rientrato a casa, si è accorto che aveva ritirato quella sbagliata.
Stando alle ricostruzioni, l’anziano si sarebbe confuso arrivando nella struttura e avrebbe suonato il campanello della scuola materna al posto di quello del nido. Il personale dell’asilo, senza effettuare i dovuti controlli, ha consegnato nelle mani dell’uomo una bambina qualsiasi. Sta di fatto che il nonno, forse per l’età avanzata, forse perché confuso, non ha riconosciuto che quella bambina non apparteneva alla sua famiglia e l’ha portata con sé a casa. Qui, solo dopo un momento di confronto con il resto dei parenti, ha capito di aver preso la nipotina sbagliata e l’ha riportata indietro.
Una volta tornato al nido, la situazione era già precipitata. La madre della bambina confusa, che si era recata nella struttura per prendere sua figlia, non trovandola aveva già avvisato la polizia. In tutto questo, la vera nipotina dell’uomo, più grande di due anni rispetto a l’altra e con lo stesso nome, aspettava ignara e paziente nella struttura adiacente che qualcuno dei suoi familiari andasse a prenderla.
Se la vicenda fa sorridere e suscita anche un po’ di tenerezza nei confronti del malcapitato nonno, il Comune di Arezzo non intende sorvolare sulla vicenda. “L’errore della struttura c’è stato e verrà codificato in capo a chi lo ha fatto con le conseguenze disciplinari previste”, ha fatto sapere il vicesindaco Lucia Tanti che segue gli accertamenti del Comune.
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Per due addetti del nido, un bidello ed un educatore, sono scattati provvedimenti disciplinari in quanto non hanno rispettato l’iter necessario prima di consegnare un minore nelle mani di qualcuno, ovvero controllare la delega e i documenti del parente.
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