Covid, OMS: “Casi Europa +10% dopo 2 mesi di calo”

Dopo 2 mesi di calo i casi di contagio da Covid in Europa sono aumentati del 10%, si rischia la quarta ondata in autunno: è il monito dell’OMS

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I casi di positività al Covid-19 in Europa sono tornati ad aumentare dopo due mesi di calo e c’è il rischio di una nuova ondata a meno che non rimaniamo disciplinati”. E’ il monito lanciato dall‘Organizzazione Mondiale della Sanità. “La scorsa settimana il numero di casi è cresciuto del 10% a causa dell’aumento di viaggi, degli assembramenti e dell’allentamento delle restrizioni”, ha precisato il Direttore del Dipartimento per l’Europa dell’OMS dell’Oms Hans Kluge che sui vaccini ha puntualizzato che “sono efficaci contro la variante Delta ma con due dosi. Copertura vaccinale ancora troppo bassa”.

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I contagi da variante Delta del Covid19 si stanno diffondendo velocemente anche tra i non vaccinati in California, lo Stato più popoloso degli Stati Uniti. La media dei nuovi casi è di circa 1.000 al giorno, in aumento del 17% in due settimane. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito al mondo dalla pandemia in termini assoluti: il numero delle persone decedute supera le 605.000 unità mentre quello dei casi di contagio accertati dall’inizio dell’emergenza è pari a 33 milioni 678.270.

Covid, OMS: “Casi Europa +10% dopo 2 mesi di calo”. Euro 2020, OMS: “Migliore monitoraggio”

In vista delle ultime partite di Euro 2020 (oggi in programma i primi due quarti di finale, Belgio-Italia e Svizzera-Spagna), con le semifinali e la finale che saranno ospitate nello stadio londinese di Wenbley, l’OMS ha raccomandato un “migliore monitoraggio” degli spettatori sugli spalti, dato l’andamento dei contagi da Covid, e chiede alle città ospitanti maggiori controlli, anche negli spostamenti prima e dopo i match. “Dobbiamo guardare oltre gli stadi“, ha dichiarato la funzionaria OMS per l’area europea, Smallwood.

Intanto, dopo che da più parti si sono levate autorevoli voci per far disputare le semifinali e la finale di Euro 2020 in una sede diversa dall’Inghilterra, alle prese con una recrudescenza dei casi di contagio legati alla variante Delta, “tutte le rimanenti partite di Euro2020 si svolgeranno come programmato. Le misure di mitigazione adottate in ciascuna delle sedi di Euro 2020 sono completamente allineate con le normative decise dalle competenti autorità sanitarie”: è quanto ribadito dall’UEFA in una nota. “Le decisioni finali sul numero di spettatori che assisteranno alle gare e i requisiti di ingresso nelle nazioni ospitanti e negli stadi ricadono nella responsabilità delle autorità locali competenti e l’UEFA segue tassativamente queste misure”, conclude la nota.

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Il comportamento dell’Uefa è assolutamente irresponsabile“: così il Ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, ha replicato alla nota diffusa dal massimo organismo calcistico europeo. “Ho il sospetto che ci sia un problema di tipo commerciale e ragioni del genere non dovrebbero prevalere sulla protezione della salute. Faccio appello all’organizzazione perché riveda la sua posizione”, ha infine auspicato il capo della diplomazia tedesca.

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