Funivia del Faito, incubo Mottarone: cabina bloccata, paura tra i passeggeri

A causa di un blackout venti passeggeri della funivia del Faito sono rimasti bloccati per un’ora nella cabina sospesa nel vuoto: grazie ai sistemi di sicurezza sono poi riusciti a tornare alla stazione sani e salvi.

funivia del faito, cabina bloccata e paura tra i passeggeri
Credit: Pixabay

Momenti di panico sulla funivia del Faito, in Campania, dove nel pomeriggio di ieri, domenica 4 luglio, una cabina con a bordo 20 passeggeri è rimasta bloccata a 250 metri dalla stazione Circum di Castellammare di Stabia. Tra le persone rimaste sospese nel vuoto immediatamente si è diffuso il panico visto il fresco precedente del Mottarone, la cui tragedia è accaduta poco meno di due mesi fa causando 14 vittime. Fortunatamente questa volta l’esito è stato diverso e tutto è andato come doveva andare, con il sistema dei freni che ha funzionato perfettamente.

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Funivia del Faito, cabina sospesa nel vuoto per un’ora: la causa del guasto

All’origine dell’imprevisto c’è stato un guasto causato da uno sbalzo di tensione della rete elettrica, che ha bloccato il circuito di sicurezza e attivato i sistemi di emergenza. L’ultima volta che è capitato un problema analogo è stato circa trent’anni fa. Quando la cabina è stata ricondotta alla stazione grazie all’attivazione del gruppo elettrogeno del motore di riserva, il personale tecnico ha fatto partire un lungo applauso liberatorio. Tra i passeggeri, che hanno rimesso i piedi a terra felici ma stremati, c’erano anche famiglie con bambini.

In seguito al blackout, la funivia del Faito è stata provvisoriamente chiusa al pubblico per consentire gli accertamenti e i controlli tecnici. Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, la società che gestisce l’impianto, ha spiegato ai microfoni di Radio Crc che quanto accaduto “va letto in una maniera diversa rispetto al Mottarone perché tutto è andato bene dopo che sono scattate le procedure di sicurezza”.

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Alfonso Langella, segretario generale Fit-Cisl Campania, si auspica che si possa subito investire in nuove tecnologie ovunque “con particolare attenzione alla parte elettrica, carente e arretrata da anni”. “Immaginiamo lo spavento delle persone bloccate a bordo della funivia – ha detto – a cui va tutta la nostra solidarietà”. Secondo quanto reso noto dall’azienda della funivia, all’interno della cabina sospesa nel vuoto insieme ai passeggeri c’era anche un membro del personale, che per rasserenare gli animi ha spiegato passo dopo passo ciò che stava accadendo.

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