Francesco Farinella, presidente di Penelope: una vita alla ricerca di sua figlia

Francesco Farinella, presidente di Penelope: una vita alla ricerca di sua figlia. Da quel dolore è iniziata una vita dedicata alle persone scomparse

Screenshot Federica Farinella
Screenshot Federica Farinella

Un giardino, nella sua Sicilia, dove il tempo si è fermato. Le lancette dell’orologio ed i giorni del calendario si sono come stoppati, quasi a voler sottolineare che, da un certo momento, qualcosa all’interno di quel giardino, all’interno di quella casa, all’interno di quella famiglia, stava cambiando. In quel giardino, in un giorno di settembre del 2001, vi era Federica Farinella, leggeva e fumava apparentemente serena, poi più nulla.

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Federica Farinella, in quel maledetto settembre del 2001, scomparve da casa e non è più ritornata. Suo padre, Francesco Farinella, ha lasciato che in quel giardino rimanesse tutto com’era a settembre del 2001, quando il sorriso di Federica era luminoso come il sole della sua terra. Francesco Farinella ha sperato, da padre, che quel sorriso tornasse ad illuminare la sua casa e la sua vita.

Il 29 dicembre tutto è finito. I carabinieri hanno comunicato a Francesco Farinella che le ossa ritrovate da un cacciatore il 2 ottobre nei boschi di Camerano Casasco, in provincia di Asti, a soli seicento metri in linea d’aria dal podere di famiglia a Chiusano, appartenevano a Federica. L’esame del DNA non lasciato dubbi, purtroppo. Cancellata di colpo l’ultima speranza, a Francesco Farinella rimaneva soltanto il desiderio di conoscere la verità riguardo la morte di sua figlia.

La forza di reagire

Il papà di Federica non si è abbattuto. Quella tragedia così devastante, lo ha spinto a fare qualcosa che potesse essere un aiuto concreto, un punto di riferimento reale per le persone scomparse e per le loro famiglie. Per questo ha fondato l‘Associazione Penelope. Cercare di comprendere come e perché tante persone, ogni anno, scompaiono misteriosamente, senza apparenti motivi, come è accaduto alla sua Federica.

L’associazione Penelope è diventata un punto di riferimento importante. Ogni anno, ricorda Francesco Farinella, oltre 2000 persone scompaiono per i motivi più diversi, per la depresione, per un litigio o altri motivi più o meno comprensibili. Circa il 10% non viene ritrovato.Un risultato fonamentale ottenuto dall’Associazione è stato l’archivio del Dna dei familiari degli scomparsi, che, proprio nel caso riguardante la figlia Federica, è stato determinante.

Il momento della scomparsa di Federica

Federica, al momento della sua scomparsa, aveva trent’anni. Il suo futuro lo vedeva nel mondo dello spettacolo. Era andata a Roma per realizzare il suo sogno. Aveva seguito un corso per modelle e sembrava fosse entrata nel giro giusto, quello che, prima o poi, ti fa fare il salto verso il successo. Ad un certo punto, però, il sogno si è interrotto. La gioia si è trasformata in profonda delusione.

Da lì a poco sarebbe scoppiato lo scandalo denominato Vallettopoli, che tanti lati oscuri di quel mondo ha portato in superficie. Lo stesso Francesco Farinella ricorda come Federica fosse depressa. Quel mondo l’aveva delusa, aveva distrutto il suo sogno e questo la faceva soffrire. Terribilmente. Forse il desiderio di farla finita ha avuto il sopravvento. Ma le indagini continuano, perché Francesco Farinella la verità la vuole conoscere tutta.

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Quelle ossa che per vent’anni sono rimaste nascoste, quali altri segreti nascondono? Omicidio o suicidio, la verità deve venir fuori. Federica non c’è più, ma c’è ancora chi, da vent’anni, insegue, instancabilemte, delle risposte che gli devono essere date. Anche la trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, condotta da Federica Sciarelli, proverà ad essere d’ausilio a papà Francesco.

 

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