Un sacerdote di Milano, don Emanuele Tempesta, è stato arrestato, e subito dopo ristretto ai domiciliari, per abusi sessuali su minori. Piena collaborazione da parte della Diocesi meneghina “per accertare la verità dei fatti”
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno arrestato don Emanuele Tempesta, sacerdote della Diocesi meneghina, ristretto subito agli arresti domiciliari. Il sacerdote sarebbe accusato di abusi sessuali su minori nel periodo che va dal febbraio 2020 a maggio 2021. A darne notizia è la stessa Diocesi di Milano “in mancanza di comunicazioni ufficiali”. La Diocesi ha assicurato “massima collaborazione con l’autorità giudiziaria” esprimendo “stupore e dolore” per la notizia.
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Dopo l’ordinazione sacerdotale avvenuta nel giugno 2019, il sacerdote ha ricevuto l’incarico di vicario parrocchiale a Busto Garolfo, in provincia di Milano, presso le parrocchie di Santa Geltrude e dei Santi Salvatore e Margherita.
Milano, sacerdote arrestato per abusi sessuali su minori. Arcivescovo: “Vicinanza a tutti i soggetti coinvolti”
Oltre a esprimere stupore e dolore, la Diocesi meneghina, come riporta l’Adn Kronos, ha assicurato sin da subito l’impegno “ad approfondire i fatti, applicando le indicazioni del diritto universale della Chiesa e della CEI, e a seguire le indicazioni che le verranno date dalla Santa Sede. Nell’assicurare la più completa disponibilità alla collaborazione con l’autorità giudiziaria per accertare la verità dei fatti, la Diocesi desidera altresì precisare che non è mai giunta alla Curia, al Vicario di zona e al parroco alcuna segnalazione relativa ai fatti oggetto dell’indagine”. La Diocesi meneghina ha altresì ricordato che il 23 novembre 2019 è stato costituito il “Referente diocesano per la tutela dei minori”, una task force che ha il compito di ricevere le segnalazioni relative a presunti abusi su minori e di raccogliere gli elementi per una loro prima valutazione.
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Anche l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, “esprime la propria vicinanza alle comunità parrocchiali di Busto Garolfo e, in particolare, a tutti i soggetti in vario modo coinvolti nella vicenda”.
