Assessore prende mazzetta di 5mila euro: arrestato in flagranza

Assessore beccato mentre intasca i soldi, dietro i finti disservizi nella raccolta dei rifiuti: arrestato anche il responsabile della ditta

assessore arrestato
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Aveva appena intascato una tangente di 5mila euro, tutto sotto gli occhi dei carabinieri che hanno arrestato Nicola Lella, assessore con delega alla nettezza urbana e polizia municipale al Comune di Grumo Appula, in provincia di Bari. Trentenne, ha ricevuto i soldi da V.P., in carcere anche lui, l’imprenditore della ditta che si occupa di raccogliere i rifiuti in città. L’accusa per l’assessore è di estorsione e concussione e l’imprenditore finito in carcere avrebbe pagato la somma per timore di perdere l’appalto.

I carabinieri di Modugno hanno avviato le indagini il 24 luglio quando un camion della nettezza urbano fu incendiato. Secondo le prime verifiche dei militari, l’assessore Lella avrebbe incentivato i dipendenti a scioperare per problemi interni all’azienda e a non raccogliere i rifiuti in città.

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Assessore arrestato, le indagini lampo dei carabinieri

Secondo i carabinieri erano stati messi in atto una serie di disservizi con l’obiettivo di mettere in cattiva luce l’azienda agli occhi dei cittadini così da rimettere in discussione l’appalto e il proseguo del servizio. Le ‘difficoltà’ nell’espletare il servizio sarebbe state superate non solo pagando direttamente all’assessore ma anche con l’assunzione di altre persone.

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Sono quindi bastati pochi giorni di indagini e i carabinieri si sono trovati davanti a un quadro investigativo – ovviamente tutto da provare – che li ha portati ad avere riscontri più concreti. Così dopo una serie di appostamenti, hanno visto l’assessore prendere la tangente. Il responsabile della ditta per la raccolta dei rifiuti ha provato ad allontanarsi prima di essere fermato dai militari.

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