Bitonto: 40enne muore dopo una rissa, l’aggressore si consegna in caserma

Bitonto a seguito di una rissa scoppiata durante la notte, un uomo di 40 anni ha perso la vita. L’aggressore, un ragazzo di 20 anni, si è consegnato spontaneamente in caserma.

carabinieri
Djedj/Pixabay

Intorno alle 3 del mattino di questa domenica è scoppiata una rissa in una stazione di servizio sulla strada provinciale 231 tra Modugno e Bitonto, in provincia di Bari. La rissa ha coinvolto due gruppi di ragazzi: da una parte Paolo Caprio, la vittima di 41 anni, dall’altra Fabio Giampalmo, il 20enne che si è dichiarato colpevole.

Bitonto, Le dichiarazioni del colpevole


Il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ha condiviso un post su Facebook riguardo l’accaduto, spiegando che il pestaggio non sembrerebbe legato a motivi criminali. Abbaticchio ha anche spiegato che il colpevole è in contatto con le forze dell’ordine.

Le indagini dei carabinieri – coordinati dal PM Ignazio Abbadessa – sono in corso. Per poter ricostruire i fatti, hanno acquisito le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza. Inoltre stanno interrogando i testimoni.

Caprio, la vittima del pestaggio, è stato colpito al volto violentemente, cadendo e sbattendo la testa.

Il presunto colpevole, Giampalmo, si è consegnato di sua spontanea volontà in caserma. L’accusa non è ancora stata formalizzata ma ci sono le ipotesi per un reato di omicidio preterintenzionale.

—>>> Leggi anche Bari,17 misure cautelari per traffico di droga e armi

Giampalmo è ancora in caserma. Ha raccontato di aver colpito Caprio sul volto con tre pugni, facendolo cadere per terra. Il motivo dell’aggressione sarebbe una serie di sguardi lanciati da Caprio alla compagna di Giampalmo e alle altre mogli del suo gruppo di amici.

Giampalmo ha detto di conoscere Caprio di vista, di averlo notato questa notte mentre cercava di parlare con la sua compagna e le altre mogli mentre lui e i suoi amici erano nel bar della stazione e di averlo visto avvicinarsi al suo gruppo per origliare le loro conversazioni. Giampalmo avrebbe quindi colpito Caprio per poi andarsene. Dopo essere venuto a conoscenza della morte dell’uomo,  si è consegnato alla caserma accompagnato dal suo avvocato.

Impostazioni privacy