Covid-19: la Cina prova a contenere i focolai di variante Delta

La Cina è alle prese con una difficile gestione della pandemia da Covid-19. In modo particolare, la variante Delta ha destabilizzato gli equilibri sanitari del Paese, dopo che, diversi focolai hanno determinato un certo stato di agitazione nel Paese. Non solo perché le festività si avvicinano, ma anche perché le vaccinazioni sembrano non decollare.

(Photo by Kevin Frayer/Getty Images)

A Putian, una città che conta poco più di 3 milioni di abitanti nella provincia del Fujian in Cina orientale, un vasto focolaio ha fatto registrare più di 100 infezioni nell’intera provincia. La diffusione del contagio ha avuto origini all’interno di una scuola. Sia a Putian che a Xiamen, le autorità locali hanno invitato i residenti a non lasciare le città e a spostarsi il meno possibile. Per uscire dalle città sarà comunque obbligatorio dimostrare di aver eseguito un tampone con risultato negativo nelle ultime 48 ore. La CNN spiega che al momento sono stati sospesi pure i viaggi con i pullman a lunga percorrenza.

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Nella città di Xiamen le autorità hanno delimitato le zone interessate dal focolaio. I residenti dovranno rimanere, fino a nuove indicazioni – un lockdown mirato per frenare il contagio. Chiusure anche per quanto riguarda i ristoranti, bar, palestre e cinema – altri divieti hanno invece colpito alcuni eventi che dovevano avere luogo nel breve periodo. Le stesse restrizioni, con poche variazioni, sono state emanate anche per la città di Putian. Nella contea di Xianyou invece più di 3.000 persone si ritrovano in quarantena, come racconta la stessa CNN.

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A preoccupare è la diffusione del virus tra i bambini, come il caso della scuola elementare nella contea di Xianyou. I governi locali stanno in tal senso cercando di amplificare la campagna vaccinale per la fascia 12-17. Alcuni esperti, come spiega la CNN, spingono invece per ampliare la vaccinazione alla fascia d’età 3-12. Nelle due città, in preda ai focolai, i governi locali hanno autorizzato la chiusura di molti asili e scuole – probabilmente, spiega l’emittente, il focolaio avrebbe avuto origine dopo il rientro di un padre di un bambino da Singapore.

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