Bari, la rapina finisce nel sangue: morta una donna di 81 anni. Preso l’assassino

Orrore a Bari dove una donna di 81 anni, Anna Lucia Lupelli, è stata vittima di femminicidio da parte di Saverio Mesecorto. I dettagli

Omicidio Anna Lucia Lupelli

Un drammatico fatto di cronaca è occorso nella giornata di ieri, mercoledì 15 settembre, a Bari ma i dettagli sono stati resi noti solo oggi al termine dell’indagine giudiziaria. E’ accaduto tutto in Via Andrea Gabrieli, quartiere Carrassi del capoluogo pugliese dove un uomo di 51 anni, Saverio Mesecorto ha rapinato e ucciso una donna di 81 anni Anna Lucia Lupelli.

I fatti si sono svolti alle 13 del 15 settembre quando Mesecorto, un addetto alle pulizie del condominio dove viveva la sfortunata vittima, ha suonato alla porta della donna con la scusa di bere un bicchiere d’acqua.

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L’anziana donna ha aperto con fiducia, l’uomo lavora nella stabile da dieci anni, ma all’improvviso Mesecorto ha estratto un coltello ha colpito dal donna sul petto e sull’addome, si è impossessato del bancomat e di mille euro in contanti ed è fuggito via.

Bari, la dinamica del femminicidio di Anna Lucia Lupelli

L’allarme è scattato stamattina di oggi, giovedì 16 settembre, quando i parenti della vittima, non avendo risposta alle telefonate, hanno allertato i Vigili del Fuoco. La scena che si è parata di fronte agli occhi dei soccorritori era straziante. La donna era riversa a terra, senza vita, in un lago di sangue.

Il decesso è stato quasi immediato. Allertate le forza dell’Ordine coordinate dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Claudio Pinto, il cerchio si è immediatamente stretto intorno al Mesecorto il quale, vistosi perduto, ha optato per dichiarazioni spontanee ed ammissione della colpa.

Evidente i motivi del gesto, una rapina finita male. Non è chiaro se la vittima abbia urlato o reagito. Secondo le cronache locali l’assassino ha chiarito alle Forze dell’Ordine di essersi disfatto dell’arma del delitto, che non è ancora stata ritrovata e di aver gettato guanti, il bancomat e la borsa rapinata nei cassonetti dell’immondizia differenziata.

L’assassino è ora ristretto presso la Casa Circondariale di Trani in attesa di giudizio. L’accusa per lui è quella di omicidio premeditato

 

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