Covid, passo avanti contro la pandemia: arriva la pillola

Pillola Covid, Pfizer spiega quale potrà essere in trattamento: lo studio è in corso ma i tempi non sarebbero lunghi

presto pillola anti covid di pfizer
Credit: Buda Mendes/Getty Images

Pfizer si è distinto nell’ultimo anno e mezzo circa nella lotta al Covid19. Già nei primi mesi dopo che abbiamo cominciato a familiarizzare con parole come lockdown, zona rossa e purtroppo la conta delle vittime, la casa farmaceutica americana aveva cominciato a lavorare per trovare un rimedio.

Il suo vaccino si è dimostrato tra i più sicuri e ora sta mettendo a punto anche la pillola. È una nuova arma conto il Covid che può essere assunta alla comparsa dei primi sintomi o come prevenzione se si è stati in contatti con persone risultate positive.

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Lotta al Covid, come funziona la pillola di Pfizer

Pfizer
Pfizer (Getty Images)

Nel corso della Conferenza sanitaria globale organizzata dalla banca d’affari Morgan Stanley, i vertici dell’azienda hanno spiegato di cosa si tratta. Erano presenti Angela Hwang, presidente del gruppo sui biofarmaci, e Frank D’Amelio, direttore finanziario. Quest’ultimo ha spiegato che il farmaco orale “è un tassello fondamentale per venire a capo della pandemia”, e ha illustrato anche come potrebbe essere usato.

Al primo segnale di infezione da Covid, la pillola potrebbe essere prescritta per un trattamento di cinque giorni, per evitare il ricovero. Saranno studiati anche cicli di prevenzione post-esposizione al virus di dieci giorni mentre il test attuale riguarda 3mila persone.

Per i tempi, D’Amelio spiega che se gli effetti sono positivi il farmaco sarà in commercio brevemente. Il 1 settembre scorso c’è stata la somministrazione “per valutare la sicurezza e l’efficacia dell’inibitore della proteasi orale negli adulti non ospedalizzati” che non corrono un alto rischio di malattia grave. Se gli effetti saranno quelli sperati, l’autorizzazione in via emergenziale potrà esserci già nel quarto trimestre del 2021.

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L’inibitore della proteasi orale che viene utilizzato si chiama Ritonavir, lo stesso del trattamento dell’Hiv. Le prossime tappe sono il 26 novembre, giorno in cui saranno presentati i primi risultati alla Fda, l’agenzia del farmaco Usa, mentre l’8 aprile 2022 dovrebbero essere consegnati i dati definitivi.

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