Gratta e vinci rubato, caso chiuso: “Ringrazio chi mi ha aiutato”

Gratta e vinci rubato a Napoli, la storia ha avuto un lieto fine in poco tempo. L’uomo accusato del furto resta in carcere

Tabaccaio Gratta e Vinci rubato

Della vicenda del gratta e vinci dal valore di 500mila euro rubato a Napoli resterà solo quella giudiziaria che riguarda Gaetano Scutellaro, il tabaccaio che resta in carcere con l’accusa di aver tentato di rubare il tagliando vincente.

L’anziana fortunata dopo mille peripezie è riuscita a incassare la vincita: “Ringrazio la Procura, i carabinieri e l’Agenzia delle Dogane”, ha detto per bocca del suo avvocato Claudio Botti al Corriere della Sera.

Il legale, ringraziando “tutte le figure pubbliche coinvolte” ha affermato che una vicenda che sarebbe andata avanti per mesi si è conclusa positivamente in pochi giorni. Intanto la 69enne residente nel quartiere Materdei si è dovuta allontanare da Napoli perché pare avesse avuto eccessive richieste di aiuto economico.

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Gratta e vinci rubato a Napoli: cosa rischia la tabaccheria

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Claudio Cicali/Flickr

Il 3 settembre la signora ha comprato in una tabaccheria vicino casa un gratta e vince. Scopre di aver avito mezzo milione di euro e chiede presso il punto vendita dov’è avvenuto l’acquisto di verificare. Gaetano Scutellaro, marito della titolare, fugge via con il biglietto vincente.

Dopo due giorni viene rintracciato dalla polizia a Fiumicino, in procinto di prendere un volo mentre aveva già provveduto a depositare il biglietto vincente presso la filiale di una banca a Latina.

La versione di Scutellaro (sul quale sono emersi precedenti dalla indagini dei carabinieri) è che aveva confuso la cifra di vincita, 50 euro anziché 500mila e che la fuga era dovuta allo stress delle separazione dalla moglie.

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Mentre ora rinchiuso nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di rapina ed estorsione, la moglie (legalmente ancora insieme) rischia di perdere non solo la percentuale della vinci che spetta alla tabaccheria ma anche la licenza.

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