Roma, turista rischia di morire per un gelato: ecco cosa è successo

Tragedia sfiorata qualche giorno fa a Roma: una turista di 22 anni ha rischiato la vita in seguito a uno shock anafilattico manifestatosi dopo aver mangiato un gelato. 

turista in shock anafilattico dopo un gelato
Peter Macdiarmid/Getty Images

Rischiare di morire a causa di un gelato. È quanto accaduto lo scorso 28 settembre a una giovane turista americana in vacanza a Roma, colpita da uno shock anafilattico. La ragazza, Annika Larson, di 22 anni, aveva appena preso in una gelateria a Monti un cono al gusto cioccolato e limone, quando poco dopo averlo mangiato ha iniziato ad avvertire gonfiore al volto.

Nel giro di qualche minuto le condizioni della turista si sono aggravate, portandola ad avere serie difficoltà respiratorie. Fortunatamente aveva con sé la sua EpiPen, lo strumento autoiniettore di epinefrina utilizzato da chi ha gravi allergie, che le ha permesso di contrastare in parte l’anafilassi prima di essere soccorsa dall’ambulanza e trasportata in codice rosso in ospedale.

Grazie al personale medico la 22enne si è poi rimessa in sesto, ma la sua vacanza ha rischiato seriamente di finire in tragedia: lo shock anafilattico, inteso come reazione allergica generalizzata, si manifesta rapidamente su più apparati e se non trattato con tempestività può provocare il coma e la morte.

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Rischia la vita dopo un gelato, il racconto della turista

Annika Larson ha raccontato il grande spavento vissuto a Roma a The Mirror, spiegando di essere allergica a qualsiasi tipo di noce o nocciola. “Credo che il gelato contenesse anacardi e pasta di mandorle”, ha affermato. La sfortunata turista ha aggiunto di aver chiesto allo staff della gelateria se ci fosse la presenza di noci, ma le avevano risposto di no. “Mi avevano detto che il gelato era vegano – ha ricordato – e sarebbe dovuta essere una spia d’allarme per me, essendo i prodotti vegani spesso fatti con noci”.

La giovane ripercorrendo quei momenti drammatici ha raccontato che la prima reazione allergica è scaturita una decina di minuti dopo aver mangiato il gelato. In seguito ai segnali iniziali si è subito recata in una farmacia per prendere un antistaminico. Tuttavia la situazione è peggiorata rapidamente e ha chiamato il suo medico, il quale le ha detto di usare subito l’EpiPen.

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“Mi ha aiutato a respirare meglio – ha sottolineato – ma la reazione allergica era ancora in atto”. Alla fine la turista americana è stata ricoverata in ospedale alle 18,30, dove è svenuta poco dopo l’arrivo, ed è poi stata dimessa intorno alla mezzanotte. “Sarei morta se non avessi agito in fretta – ha evidenziato – sarebbe utile per chi soffre di allergie che gli stabilimenti alimentari etichettassero i loro prodotti”.

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