Carlo Mazza: chi era l’imprenditore parmigiano ucciso nel 1986

La notte del 9 febbraio del 1986 veniva ucciso a Parma l’imprenditore Carlo Mazza. Aveva 51 anni. Ecco chi era e che affari seguiva.

Quello che è passato alla storia della criminologia come il Delitto di Carnevale non ha ancora una verità giudiziaria definitiva.

Carlo Mazza

La mattina del 10 febbraio 1986 il giovane Michele Mazza, 15 anni all’epoca, trova il cadavere del padre Carlo all’interno dell’auto di famiglia, una Renault 5 Turbo parcheggiata in Piazza Giacomo Matteotti a Parma. Un trauma terribile devastante. L’uomo era riverso senza vita sul sedile di guida.

Il giovane Michele da subito l’allarme contattando mamma Loredana Rossi, dalla quale Mazza è separato, e la nonna Maria Ceccanti. Sono momenti concitati. Talmente concitati che il medico legale, intervenuto per il riconoscimento della salma, indica come causa del decesso un malore.

—>>> Leggi anche: Katharina Miroslawa: che cosa fa oggi, 35 anni fa l’omicidio Mazza

La verità emergerà solo pochi giorni dopo quando, ad un più attento esame autoptico, emerge che Carlo Mazza è stato ucciso con due colpi di arma da fuoco sparati da distanza ravvicinata con una pistola, una Browning calibro 6,35.

La verità giudiziaria del caso è ancora in parte un mistero ed ha coinvolto tra processi, riunioni di procedimenti, appelli e sentenze definitive la ballerina sexy ed amante di Carlo Mazza, Katharina Miroslawa, il marito di lei Victor Witold Kielbasinski, da cui ha avuto un figlio, Zbigniew Miroslawa, il fratello della ballerina e Dimosthenes Dimopoulos.

Chi era Carlo Mazza l’imprenditore ucciso a Parma

Ma mentre si sa molto, quasi tutto, degli indagati (e condannati) si sa meno della vittima. Come rivela La Gazzetta di Parma la mattina dell’11 febbraio 1986 riportando in un breve trafiletto la notizia del decesso di Mazza si tratta di un facoltoso “imprenditore ed amante della bella vita”.

Carlo Mazza, in realtà, da tempo non lavora più. E’ stato proprietario per anni di una fiorente fonderia la cui vendita lo ha reso un uomo benestante che di fatto vive di rendita. Siamo nei ruggenti Anni Ottanta ed il fascino degli investimenti in Borsa contagia larghi strati della popolazione. Soprattutto chi ha fondi da utilizzare come la vittima.

Ha un matrimonio, finito, alle spalle anche se non ancora giuridicamente concluso, come detto un figlio di 15 anni. La notte frequenta, spesso e volentieri, i night club e si è perdutamente innamorato di una ballerina polacca, ma definita “tedesca”, con la quale ha progettato una fuga d’amore.

—>>> Ti potrebbe interessare anche: Omicidio Parma, ha confessato l’ex della ragazza: ha agito per gelosia

Le intesta una polizza di assicurazione sulla vita per intascare un miliardo delle vecchie lire in caso di morte. Parliamo di circa 500.000 euro ma con un valore rivalutato di oltre un milione e duecentomila. Un patrimonio. Nel percorso, evidentemente, qualcosa va storto ed ancora oggi il caso non ha un colpevole definitivo.

Impostazioni privacy